mercoledì, 11 febbraio, 2015, 16:37
Una sola parola, una di quelle che vengono da lontano e non hanno alcun timore nell'esprimere con chiarezza la propria necessità.
Una sola parola, una di quelle che non si arrendono e non accettano facilmente un qualunque rifiuto, neanche se è Dio stesso a parlare.
Una sola parola, una di quelle che viaggiano con convinzione e non demordono mai sino a quando non raggiungono la propria destinazione.
Una parola pronunciata in terra e consapevole di poter essere esaudita da quel cielo che non è mai indifferente.
Una parola, per quella parola, per quella fede che si sente già esaudita e può tornare a casa pienamente realizzata.
Una parola simile a quelle di Dio, una preghiera che mette da parte ogni etichetta e raggiunge Gesù con la semplicità e la chiarezza di chi sa bene quel che desidera e vuole.
Una parola, una di quelle che dobbiamo ancora imparare a pronunciare.
mercoledì, 11 febbraio, 2015, 18:19
Capirsi, parlare la stessa lingua...
spesso mi sento "straniero" nei confronti di Dio.
...a volte non basta un traduttore per riuscire ad aiutarmi...
Poi scopro che la "versione" è già sritta, ed è anche in fluente italiano!