giovedì, 19 febbraio, 2015, 18:05
L'inutile digiuno salta un pasto e si consuma nella tristezza...
L'inutile digiuno è una rinuncia del corpo che ignora lo spirito: vede quel che ha lasciato, ma non considera quel che avrebbe potuto trovare.
L'inutile digiuno alimenta l'orgoglio e si perde in parole che oscillano tra recriminazione e giudizio.
L'inutile digiuno ti fa sentire migliore degli altri, vede la pagliuzza e sbatte contro la trave.
L'inutile digiuno non comprende quando è tempo di far festa e quando è ora di pensare.
L'inutile digiuno è un atto fine a sè stesso: non può condurre a Dio se non conosce compassione per il fratello.
Quando il digiuno è autentico l'umore non ne risente, il cuore è leggero e quello che davvero resta, è il sorriso profondo di chi ha appena cenato al cospetto di Dio.
sabato, 21 febbraio, 2015, 14:45
E' vero...
non sto trovando il tempo per rispondere, ma voglio che tu sappia che sono contento di rileggerti su queste pagine, che considero le più appropriate a te e a quello che scrivi.
E tutto questo mi fa bene, e soprattutto mi fa sentire la solitudine come una preziosa compagnia...
Prendo l'impegno di ritrovare il tempo per commentare anche qualche post!
domenica, 22 febbraio, 2015, 18:02
Grazie Rué!