venerdì, 20 febbraio, 2015, 18:51
Un mestiere non esattamente tra i più onesti e una buona condizione economica. Certo, c'è anche l'invidia di chi vorrebbe essere al suo posto e il giudizio della comunità che ti esclude con più di una ragione, ma qualcuno va oltre e vede la mano tesa e il desiderio di cambiare, di provare a essere differente...
Qualcuno si espone alle inevitabili critiche e legge la verità di un uomo al di là dell'etichetta che egli stesso si è cucito addosso.
Qualcuno che può rispondere a chiunque tenda la mano per esprimere il proprio bisogno, ma non può fare nulla per chi crede di essere autosufficiente e preferisce puntare l'indice verso il fratello anziché riconoscere il proprio limite.
Si può scegliere di raccontare la propria presunta giustizia o esprimere con onestà e chiarezza la fragilità e il limite.
Per chi opta per questa seconda possibilità, per chi riconosce con umiltà il proprio male, la risposta di Dio, arriverà sempre puntuale.