giovedì, 5 marzo, 2015, 19:57
Qualcuno si considera proprietario e qualcun altro semplice possessore, ma la realtà è che siamo custodi e nulla di più.
Custodi del corpo e dello spirito che non abbiamo acquistato e delle relazioni che dovremmo coltivare con l'animo riconoscente di chi sa bene che tutto è dono.
Custodi del creato che non possiamo continuare a sfruttare senza pensare un attimo a chi verrà dopo.
Custodi della Chiesa che non possiamo chiudere a doppia mandata per timore che qualche sconosciuto possa entrare a rimettere in discussione la nostra coerenza.
Custodi dei giorni che abbiamo ricevuto e a cui non possiamo aggiungere una sola ora in più.
Custodi di una vigna che deve continuare a dare frutto e distribuire in maniera più equa il raccolto.
Custodi di un giardino che non può e non deve obbedire alle leggi di un mercato capace solo di accumulare in poche tasche l'abbondanza che Dio ha donato a tutti noi.