giovedì, 19 marzo, 2015, 16:36
Avremmo preferito uno sconosciuto. Un Dio che restasse lontano e non mostrasse il suo viso. Qualcuno con una maschera e che provenisse, preferibilmente, da Plutone o Nettuno.
Avremmo preferito qualcuno che mantenesse le distanze e non si mescolasse troppo con la nostra storia.
Un Messia senza padre nè madre o con un genitore tra i dottori della legge: certo, risulta scandaloso, oggi come ieri, il figlio di un carpentiere o di un falegname.
La familiarità di un Dio uomo tra gli uomini ci lascia ancora sbigottiti e interdetti.
E quella condanna a morte che prende quota nel cerchio dei potenti di ogni tempo, attende solo di essere eseguita.
Non è ancora l'ora, ma il circolo degli oppositori di Gesù ha già firmato un contratto con le tenebre e si appresta a diffondere qualsiasi menzogna per contagiare il popolo della stessa ostilità.
La luce non si arresta e continua il suo viaggio: se in questi giorni ci fermiamo a pensare, a meditare, a riflettere e a contemplare, potremo seguire il suo percorso e capire qualcosa di più di quel giorno che muore solo per qualche giorno, sino all'alba della Domenica che più non tramonta.