domenica, 22 marzo, 2015, 18:15
Lei mi ha dato e io ho preso, ma la colpa, dall'antico giardino sino ai giorni nostri, continua a non essere equamente distribuita.
Tra le tante persone disponibili a scagliare la propria pietra, scommettiamo che qualcuno avrebbe potuto confermare per esperienza diretta il peccato dell'adultera?
Altre pietre avrebbero scelto le mani degli invidiosi di turno, altre ancora avrebbero scagliato con violenza quel desiderio mai confessato...
Lei mi ha dato e io non ho rifiutato: mi sembra una ragione più che sufficiente per smetterla di portare mimose l'otto marzo e pietre per il resto dell'anno.
Chi è senza peccato non solo non ha scagliato la sua pietra, ma ha preso le difese della donna e ha messo ogni uomo di fronte alla propria responsabilità.
Duemila anni dopo, la parola colpa suona ancora troppo femminile e l'uomo che si vanta della frequentazione di mille letti è lo stesso che punta il dito contro la peccatrice di turno.
Forse è meglio fare silenzio e provare a immaginare quel che Gesù ha tentato di scrivere sulla terra mentre la folla sbraitava veleno e ipocrisia.
Forse è tempo di interpretare quelle lettere sulla sabbia che è così comodo evitare di leggere...