lunedì, 23 marzo, 2015, 16:02
Beata ironia che attenui il dramma e mitighi la tragedia che presto si consumerà.
Beata ironia che rispondi all'umana ottusità con la semplicità delle parole che non possono essere accolte dove l'arroganza ha già colmato il limite.
Beata ironia che rispondi al materialismo senza perdere una sola virgola dello spirito che ti anima.
Beata ironia che abiti e animi più di una pagina del Vangelo di Giovanni e ci aiuti a sorridere della nostra incapacità di comprendere quello che alle persone realmente semplici risulta elementare.
Beata ironia che non rinunci a offrire una parola di perdono per quanti decidono di elevare lo sguardo e di lasciarsi raggiungere dall'amore di chi muore anche per i propri persecutori.