domenica, 17 dicembre, 2023, 07:56
Non è che tutto quello che mi viene quotidianamente proposto debba essere per forza accolto. Non ha senso rifiutare quello che non si conosce, ma ci sono situazioni e cose che non mi appartengono e dopo un'accurata indagine ho il diritto e il dovere di scartare.
Il mondo che oggi mi offre di tutto e di più, quando esprimo i miei dubbi e le mie perplessità continua a rispondermi che le mie esitazioni sono il frutto malato di un pregiudizio, ma non è che sia sempre così.
Ci sono alimenti che non ho mai digerito e mi fido a sufficienza delle reazioni del mio corpo che non mente.
Ci sono pensieri che la mia coscienza riconosce come inadeguati e azioni che mettono in subbuglio l'anima e questo mi può bastare.
Cerco di prendere quello che per esperienza ritengo buono e so bene che una scelta non può che escludere l'altra.
La modernità intesa come un principio indiscutibile con licenza di formattare i programmi che reputa desueti è una forma perversa e ostile di alienazione. Anche per oggi preferirei restare me stesso.