lunedì, 1 gennaio, 2024, 08:36
La solita strada, anche i miei passi sono così simili a quelli di ieri e se non fosse per l’orologio che mi ricorda la mezz’ora in più trascorsa a rigirarmi nel letto, oggi sarebbe esattamente come ieri.
La versione annuale del “sabato del villaggio” è andata in scena e non ho ancora letto il conteggio dei feriti, ma sarebbe interessante conoscere anche la percentuale dei delusi.
Il “gratta e vinci” del 31 dicembre utilizza petardi e fuochi d’artificio al posto della solita monetina, ma difficilmente paga con grosse vincite.
Non ho mai capito perché abbiamo scelto la colonna sonora di un’ipotetica guerra per sottolineare il giro di calendario; ho sempre pensato che la leggerezza del silenzio potrebbe rispondere meglio alle necessità dell’essere umano, ma sembra che non sia possibile rinunciare alla liturgia caotica dei botti di fine anno.
Sono comunque contento di esserci ancora, perché non do mai per scontato l’atto del respiro che mi ricorda di essere vivo.
In giornata sentirò come stanno alcuni amici: ho già ringraziato più volte per la loro presenza; anche le persone care a volte stanno male e a volte sono costrette a lasciarci.
Tra poco celebrerò la solennità di Maria Madre di Dio e lo farò con la partecipazione e l’entusiasmo che mi appartengono. Sarà un buon anno o almeno cercherò di renderlo tale e di fare quel che posso per farmelo amico.
Dio benedica tutti e doni un sorriso e un po’ di luce a questo primo giorno dell’anno.