martedì, 2 gennaio, 2024, 07:42
Arrivano con le idee poco chiare e ripartono ancora più confusi…
I sacerdoti e i leviti che incontrano Giovanni Battista nel deserto hanno la necessità di inquadrare la sua opera e di farla rientrare nei loro parametri. Il siparietto è quasi comico in quel procedere per esclusione che non trova l’etichetta adatta per identificare correttamente quel bizzarro personaggio che esce fuori dai loro schemi e dal loro orizzonte. Il discorso si complica ulteriormente quando Giovanni afferma di essere “Voce di uno che grida nel deserto”.
Le parole che dovrebbero risultare familiari vengono completamente ignorate e i sacerdoti partono all’attacco con il desiderio di mettere a tacere quello che non riescono a capire.
Capire l’agire di Dio volendo limitare le regioni sconosciute dello Spirito è rinunciare a entrare in dialogo col mistero che inevitabilmente sfugge a chi s’illude di possederlo.
La Parola che abbiamo di fronte non si risolve con un’equazione matematica o procedendo con la nostra logica: forse è più opportuno arrendersi e lasciare che sia lei a risolvere il mistero di quello che siamo realmente.