sabato, 17 febbraio, 2024, 10:19
Non c'è più alcuna distinzione di abito e le visite al tempio o alla chiesa sono ormai tempo utile per celebrare il vuoto nei centri commerciali che spogliano il numero delle anime presenti nei centri storici.
Ci sono sempre compiti da eseguire o da correggere, cuscini in cui affondare per pensare il meno possibile e prendere le distanze dalla sveglia del lunedì mattino.
Si sbadiglia a pranzo e quando le proprie finanze lo permettono, si evita il più possibile di cucinare in attesa della consegna a domicilio o della prenotazione in un ristorante, meglio se è sufficientemente esotico e porta alla mente l'idea di un viaggio tra i fornelli.
Il televisore puntualmente acceso se la comunità e familiare e non si ha troppa voglia e poco si sente l'esigenza di comunicare.
È festa sì, ma non più di tanto e l'idea comunitaria si perde nelle differenti e spesso inconciliabili esigenze personali.
Il giorno del Signore raccoglie pochi fedeli e anche tra i praticanti, spesso può risultare complesso ricavarsi una finestra per rendere un po' più esplicito ciò in cui si crede.
Si rincorre una vita che ha sempre meno fermate o ci si abbatte per quel senso d'impotenza nei confronti di un tempo sempre più difficile da decodificare.
Tutto cambia e quanto è importante essere partecipi di questa evoluzione, ma non subendo un giorno di festa che si concede completamente alle necessità del mercato e dimentica che abbiamo altre esigenze oltre a quella di dormire, mangiare e comprare.