martedì, 20 febbraio, 2024, 08:04
Padre, madre, moglie, figlio, marito, mamma, papà, figlia, Natale, Pasqua e ne sceglieranno tante altre...
Asterischi e cancelletti, cifre e quanto serve per disinnescare un linguaggio in cui le parole potrebbero esplodere e rivelare un senso.
La persecuzione è in atto e colpire le parole, snaturarle, sopprimerle e umiliarle sembra un atto meritorio, una giusta battaglia da portare avanti per compiacere sua maestà, il nulla.
Le lingue devono perdersi in un calderone magico che annulli ogni differenza e percorso, perché tutto ciò che ci ha preceduto è sempre stato sbagliato.
Quando le parole saranno state vagliate e macinate a dovere la farina scelta potrà dire la sola e unica corretta opinione.
Riscriveremo i libri, cambieremo le scene imbarazzanti del teatro e dell'opera e decideremo anche le parole che a Dio è consentito pronunciare.
E mentre combattiamo i fantasmi della nostra storia potrebbe essere relativamente semplice ignorare il significato di questa guerra alle parole.
Credere che una Parola non ritorni al cielo senza aver compiuto sino in fondo la sua azione è l'incognita che non si aspettano e, sino a quando una parola troverà spazio in una singola coscienza, quel progetto è destinato a fallire.