mercoledì, 6 marzo, 2024, 07:13
Non passerà uno iota, non si perderà una sola lettera della legge e chi va cercando l'occasione per eludere la norma e per sentirsi giustificato nel prendere le distanze dal confronto con la Parola sta scegliendo di vivere al minimo della propria condizione.
Mosé non si cancella e non si edulcora per compiacere quell'appetito di modernità che vive un tempo presente come se non avesse una storia, un passato e una tradizione.
Mosé dialoga con il Vangelo e con la Profezia e nell'istante in cui è parte della trasfigurazione del tempo e dello spazio si rivela in quella luce che lo pone accanto al figlio di Dio.
La legge chiede di essere approfondita, liberata da chi la utilizza per controllare i propri sottoposti o per coltivare i propri personali interessi.
La legge va ricongiunta a un cuore che sappia dire giustizia senza negare misericordia.
E rileggere le Dieci Parole con la filigrana del comandamento dell'amore amplia e non riduce la responsabilità di chi desidera osservare e mettere in pratica il loro contenuto.