mercoledì, 13 marzo, 2024, 07:54
C'è qualcosa di più dell'idea di una rosa in quella timida pianta che prende colore e quelle piccole macchie rosate sui rami del pesco presto saranno in fiore.
L'inverno si sta allontanando e la veronica, il tarassaco, il lamium e le viole sono un piccolo spettacolo per occhi attenti e silenziosi e per sguardi che non passino oltre.
A che punto è l'inverno interiore?
Ci sta salutando o è ancora irrigito sulle proprie posizioni?
La pace di cui si fa un gran parlare ha accordato un gesto qualunque e quotidiano di perdono o è ancora persa nel conteggio delle ferite e delle offese ricevute?
Le gemme tra le mani si sono aperte al dono o il pugno è ancora contratto e trattiene quello che non riesce a dare?
Le solitudini sono ancora prigioniere di un isolamento forzato o si stanno muovendo a generare e inventare la novità che ravviva i rapporti umani?
E quel Dio che non fa mancare i segnali che raccontano la vita può contare su una preghiera che non sia solo la consueta abitudine?
La primavera non tarda ad arrivare: la stanchezza le passa accanto un po' distratta, ma il desiderio non rinuncia e sceglie di andarle incontro.