giovedì, 14 marzo, 2024, 09:15
Uno sguardo consuma un'immagine o si lascia trasportare in un territorio che diventa contemplazione.
Il tocco delle mani che accarezzano l'erba sino a raggiungere un fiore e la rinuncia a recidere quel soffio di vita, perché quel piccolo segno possa evocare la stessa semplicità al prossimo viandante sulla strada.
Lo scorrere di un ruscello e la melodia che si arricchisce del canto degli uccelli e della campanella delle mucche al pascolo: che senso avrebbe registrare quanto avviene in questo momento? L'anima sa incidere a un altro livello e le sue tracce non si corrompono.
Il profumo del pane che è appena stato sfornato stimola l'appetito, ma annusare ancora un po' quel desiderio e rendere grazie alle mani che lo hanno impastato non ha davvero prezzo.
Ricordare il primo pomodoro che hai coltivato, la cura con cui lo hai staccato dalla pianta e quel morso dolce che ancora avverti tra le labbra.
La benevolenza di Dio non viene meno e regala ogni giorno più di un episodio che per alcuni è già passato e per altri diventa un segno.
C'è una realtà che ricorre a trucchi per essere aumentata e c'è la magia delle cose più semplici che allo spettatore più attento regalano una piccola porzione d'infinito.