sabato, 16 marzo, 2024, 08:05
Da dove viene e dove andrà?
Siamo così convinti di sapere tutto e anche il suo contrario.
Conosciamo le stagioni, prevediamo il tempo e in alcuni casi decidiamo anche quando tutto ha avuto inizio e il momento perfetto in cui tutto deve finire.
La vita sottratta allo stupore e alla meraviglia è un ripetersi di situazioni già viste, di giorni già consumati e di storie che presumono di conoscere il loro epilogo.
L'illusione di poter controllare tutto, di abolire qualsiasi incognita e di evitare abilmente il gioco della profezia per ritrovarsi nei panni sempre più stretti di un indovino prestato alla scienza.
Il velo che nasconde le nostre sorti torna puntuale ad agitare le notti difficili e a chiedersi se vedremo ancora il sole di domani e se potremo contemplarne il tramonto...
Vivere un po' di più il singolo istante e provare a interpretare un orizzonte che ospiti ancora l'idea di un Dio che attende il nostro ritorno non è semplice e va a sbattere con le tante certezze che apparentemente ci difendono dal nulla.
Non è il caso di giocare ai dadi un altro domani, ma scommettere un po' di più sulla carta della fede e accettare di provare a entrare con cautela nel mistero non è poi un'idea così insana.