sabato, 23 marzo, 2024, 07:46
La profezia a volte non è sufficiente. Quando il sogno insegue un domani che tarda ad arrivare devi conservare una speranza che vada oltre la barriera dei giorni che si consumano sulla terra.
Pensare che, comunque vada, le nostre sorti sono nelle mani di Dio e il punto finale della storia non sia distruzione e morte, ma vita che va oltre ogni nostra capacità di immaginare un lieto epilogo.
L'attesa di quel giorno non deve nutrirsi di fatalismo e indifferenza di fronte agli eventi che dobbiamo comunque affrontare, ma del coraggio e della generosità di chi non rinuncia a operare anche quando tutto sembra essere perduto.
I popoli diventeranno un solo popolo e non sarà una scelta politica a realizzare quell'unità profonda che può trasformare ogni straniero in fratello, ma il dono di un Dio che raduna i propri figli e la comprensione piena di un sacrificio che rende possibile quel mistero che chiamiamo comunione.
Contemplare già oggi l'Eucaristia è apprendere l'arte di essere realmente insieme e superare quel male che divide ogni cosa e persona in realtà contrapposte e inconciliabili.