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Un tipo da facebook... 
martedì, 5 febbraio, 2013, 09:57


Un tipo da facebook con la tastiera sempre tra le mani e la connessione che non si disconnette mai...
Un tipo da "mi piace" e catene quotidiane di S. Antonio, un tipo da petizioni per la soppressione del gerundio e richieste continue di giochi idioti per aumentare i tempi di permanenza in rete...
Un tipo che non controlla mai quel che legge e non distingue una bufala da una notizia, anche quando è evidente che non c'è nulla di vero...
Un tipo che non distingue quattro chiacchiere tra amici e, magari non prenderebbe mai in mano un microfono per dire qualunque cosa a centomila persone, ma in rete tutto cambia e poco importa del privato...
Un tipo che tagga chiunque e posta fotografie intime senza neanche sapere quello che sta facendo...
Un tipo che cambia il suo stato e diventa celibe o spèosato a seconda del tipo di ricerca che sta effettuando...
Un tipo che non ha tempo di leggere un libro, che non ascolta i terabyte di musica illegalmente scaricata, che anche in una sala cinematografica non resiste senza il proprio smartphone con la magica applicazione blu del proprio mondo reale...
Un tipo che ho cercato di essere anch'io, quando temevo di perdermi qualcosa d'importante, perché tutti si trovavano e si trovano ancora là.
E' una dipendenza vera e propria anche se nessuno lo vuole ammettere.
Però, quando smetti di simulare e restituisci il tuo tempo alla vita vera, scopri immediatamente che non stai così male, e che puoi vivere tranquillamente anche se non sei un tipo da facebook.
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Un luogo in cui sono stato 
sabato, 2 febbraio, 2013, 08:27


Dammi uno sguardo cosciente
che non lamenti l'altrui bugia
ma scelga di cercare verità
nel muto orizzonte dei giorni
e di raccontare senza paura
con l'allegria di chi ritorna
da un luogo in cui non è mai stato
da un paese in cui non è mai nato.
Dammi una mente lucida e attenta
che non neghi la propria menzogna
ma scelga di proseguire, oltre,
nel desiderio di ritrovarsi
e di confidare senza timore
con la leggerezza di un ricordo
da un paese che non ho immaginato
da un luogo in cui forse son nato.

Le case del mondo 
giovedì, 31 gennaio, 2013, 08:25


Le case del mondo,
tutte le case del mondo...
una ciotola di riso
una tazzina di caffè
un bambino che gioca
una donna che ricama
e quando è sera, la sera,
si chiudono tutte le porte.
Le case del mondo,
tutte le storie del mondo...
un libro sul comodino
una bacio veloce
un raggio di sole
un giorno di pioggia
e quando è sera, la sera,
si accendono infiniti sogni.
Le case del mondo,
tutte le vite del mondo...
un sorriso al nuovo giorno
una luce che sorride
un uomo così dolce
un giudizio che si scioglie
e quando è sera, la notte,
la tua casa è ancora altrove.


Puoi anche morire... 
martedì, 29 gennaio, 2013, 09:35


Puoi anche morire, ma ti sembra educato non rispondermi?
Non c'è bisogno di respirare per accogliere la nuova promozione e, se proprio non riesce a firmare, contatteremo noi uno dei suoi figli per sistemare tutto.
La raccomandata con la disdetta del servizio telefonico? Non la trovo e quindi non l'abbiamo ricevuta: è colpa nostra se lei prima di morire non si è fatto vivo per annunciare correttamente la sua dipartita?
Comunque sia, torniamo a bomba e stia zitto che le devo spiegare bene la nostra promozione. Stia tranquillo non è riservata solo ai vivi; adesso le faccio alcune domande e lei mi dà le risposte e le registriamo.
Se lei non può va bene anche il suo cane. Gli dica di abbaiare una volta per dire sì e due per no, ma quest'ultima se non l'impara è anche meglio.
Visto? Tutto facile vero? Siamo proprio una grande compagnia e con noi è sempre inclusa l'offerta Tu e io anche con e per i trapassati.
Buona giornata e sorrida alla vita!
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Quando suona la campanella? 
sabato, 26 gennaio, 2013, 08:27


Prova a pensare a un liceo in cui gli insegnanti e tutto il personale corrispondono ai tuoi parlamentari preferiti.
Il primo giorno di scuola in compagnia di un Di Pietro insegnante di lettere che pronuncia con qualche difficoltà il tuo cognome.
L'ora di Scienze con Mariastella che ti parla del Gran Sasso dei neutrini e dei neuroni e quella di Educazione Fisica con Casini che ti porta in palestra. Immagina la scena in cui passa di fronte alla Bindi che ha appena finito di spolverare gli armadietti e fa gli occhietti dolci al professore più fico dell'istituto.
Finisci dal preside per un ritardo e ti ritrovi Tremonti che per 10 euro ti condona la quasi assenza e ti rispedisce in classe.
Hai bisogno dei fogli protocollo per una prova in classe e vai dal bidello Pierluigi, un tipo frustratissimo convinto di essere un professore che ti intrattiene con un video in cui Veltroni e Bertinotti declamano Gaber: davvero agghiacciante!
Immagina Ingroia che t'interroga di Diritto e anziché darti un quattro per la tua impreparazione, decide di condannarti a 40 minuti di arresti domiciliari in classe.
Maroni entra in classe con il dizionario Lombardo-Latino e fischietta Va pensiero, ti butta fuori perché non hai saputo tradurre l'ultimo comizio di Bossi dal Lariano al Greco.
Ti scappa la pipì e chiedi al professore di Economia di poter uscire; il professor Monti ti accorda il viaggio alla toilette, ma chiede il tuo portafoglio in pegno e sai benissimo che non ti restituirà neanche i documenti.
E per finire, il tuo compagno di banco si chiama Silvio e tra una barzelletta e l'altra riesce a farsi confessare le tue malefatte scolastiche. Tu ci caschi perché è più basso di te, ma accidenti! Non è un tuo compagno, ma il professore di sessuologia che si allontana sorridendo, arriva vicino al bidello Pierluigi, allunga velocemente la mano verso i genitali del Bersani che si scansa. Silvio gli dice: "Paga la mossa". Pierluigi paga e finalmente suona la campanella e si torna a casa.
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