domenica, 9 gennaio, 2011, 09:58
L'anno ch'è venuto, passata l'ora delle saette artificiali, dei botti sparati in cielo e del brindisi dei calici, è ancora assai giovane, eppure per molti è ormai vecchio.
I buoni propositi sono tornati nei cassetti e l'euforia ha lasciato spazio alla disillusione, alla consapevolezza che tutto è rimasto così incredibilmente uguale.
Ho evitato di scrivere i miei auguri tra la fine del 2010 e l'inizio del 2011, non ho comprato pacchetti di sms da spedire in serie e ho aspettato il ritorno dei giorni più comuni...
E' adesso che vorrei dire auguri...
E' adesso che vorrei brindare al nuovo anno che abbiamo davanti...
E' adesso che desidero considerare i miei buoni propositi ed evitare di rispedirli a chissà quale nuova data.
Prendo tra le mani il calendario, metto un appunto per evidenziare i miei sogni e penso che abbiamo un anno tutto nuovo davanti: che il 2011 sia per tutti noi quell'anno in cui abbiamo smesso di attendere la novità dagli altri per provare a scriverla di nostro pugno!
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sabato, 8 gennaio, 2011, 18:04
C'è sempre un'immagine che per un istante appare definita agli occhi della mente e allo sguardo del cuore. E' solo un momento, poi sfuma sino a scomparire lasciando un orizzonte vuoto e, ti chiedi, se davvero hai visto o se si è trattato di un miraggio o di un'allucinazione.
Passano giorni e talvolta anche mesi e quando hai dimenticato di che colore era quel sogno, ricompare, un altro attimo, una nuova visione.
Un tempo mi sarei accontentato di quel che si può vedere quando gli occhi sono aperti, oggi sento il bisogno di aggiungere al mio sguardo quel mondo di percezioni, di intuizioni e di sogni che arricchiscono la realtà di un punto di vista che devo ancora esplorare sino in fondo.
Se ieri è stato importante vedere per credere, oggi, diventa essenziale imparare l'arte di credere per poter vedere.
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