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La casa, dentro... 
sabato, 13 ottobre, 2012, 16:05


Non è mattone e tantomeno cemento
non è legno e men che mai plastica
la casa è dentro e non è tegola
la casa è dentro e non è finestra.
Non è campagna e certo non è città
non è montagna né metropoli sicuro
la casa è dentro e forse è sogno
la casa è dentro e sembra spirito.
Non cerco casa fuori da me stesso
e devo abbattere quel muro, dentro,
pensare come un albero il mio inverno
le foglie cadute, il nido sul ramo.
Prendo casa là dove sono presente
le mani e i piedi in comodato d'uso
l'ospite accolto e quello accogliente
la casa che verrà è l'uomo che sarò.

I sogni vanno a riposare 
venerdì, 12 ottobre, 2012, 16:24


Dove vanno a riposare i sogni di un uomo semplice?
Nella terra delle farfalle che più non ricordano la fatica del bruco e si alzano in volo dove non scende più la notte.
Dove vanno a dormire le fatiche di un uomo generoso?
Nelle nuvole bianche che la carezza del vento conduce al giardino dei fiori sbocciati e dei frutti maturi.
Dove vanno a sognare i desideri di un uomo sincero?
Nel dono sovrabbondante di una vita che libera dal laccio del tempo e delle stagioni, può riabbracciare l'autore delle nostre storie e il creatore dei sogni che si risvegliano e più non smettono di sognare.
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Quando l'angelo chiama 
giovedì, 11 ottobre, 2012, 08:21


Quando l'angelo chiama, quando il tuo corpo inizia a vibrare e avverti il canto delle stelle, quando tace la paura e senti il bisogno di lasciarti andare...
Quando l'angelo chiama, quando la tua realtà diventa più grande di quanto avessi mai pensato e immaginato, quando il tuo stesso corpo non riesce più a contenerti...
Quando l'angelo chiama, quando non hai più bisogno di parole per comunicare, quando quello che stai vedendo non è più limitato dal tuo sguardo...
Quando l'angelo chiama, quando smetti di preoccuparti e improvvisamente ti acquieti, quando vorresti asciugare le lacrime di chi ti è accanto, quando capisci, infine, cosa sia compassione...
Quando l'angelo chiama, quando smetti di pensare in termine di coincidenze e interpreti con precisione i segni che hai di fronte, quando il vero diventa anche bello e buono...
Quando l'angelo chiama e non sai bene dove trovi la forza e il coraggio, ma senti dentro di te che questo non è più il tempo di fuggire e provi in tutta semplicità a rispondere.

Piccolo mistero di una Madonnina 
mercoledì, 10 ottobre, 2012, 10:57


Se cammini lungo il campo da calcio della nostra parrocchia, se lo percorri per intero e attraversi quel che resta del campo da bocce, se vai ancora più in là sino alla rete che divide le proprietà, prova ad alzare lo sguardo e vedrai una statua della Madonna.
Ci sono andato tante volte in questi anni, proprio in quel punto in cui la natura cresce incolta ed è probabile pungersi con le spine o con le ortiche. Ci sono andato tante volte in quella piccola oasi di silenzio a distanza sufficiente dalle preoccupazioni e i problemi della quotidianità parrocchiale.
Un mese fa, ci sono ritornato e non ho più trovato la statua o meglio, l'ho trovata altrove: non più sospesa in aria nella sua nicchia, ma sul terreno circostante, perfettamente in piedi. Ho pensato che Michele e Maurizio l'avessero tirata giù per portarla nel giardino dove la vecchia statua perde i suoi pezzi e dove avrebbe potuto godere di maggiore visibilità.
Domenica scorsa ho chiesto delucidazioni in proposito, ma nessuno ha saputo dirmi niente.
Abbiamo iniziato a fare ipotesi di vario genere: un ladro interrotto nella sua azione, un devoto con una nicchia libera sul proprio terreno, una pallonata degli sbandieratori in pausa...
Oggi ho pensato al tornado di qualche mese fa, mi è sembrata l'ipotesi più probabile, ma di certo è abbastanza strano che non sia andata in pezzi e che sia caduta in piedi.
Adesso, abbiamo scelto di collocarla in giardino dove chiunque potrà più facilmente trovare qualche momento di silenzio e preghiera.
Al di là della stranezza della situazione, mi piace pensare che un piccolo mistero come questo, possa voler dire qualcosa in più e a pensarci bene, proprio ieri è successo qualcosa d'importante per la nostra comunità.
Un piccolo segno da quel cielo che alterna sole e nuvole in questi giorni?
Forse è proprio così.

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Un segreto 
martedì, 9 ottobre, 2012, 09:15


Ci sono libri ambiziosi che titolano sé stessi del mistero e della sua soluzione, ma soprattutto risolvono i problemi economici di chi li scrive.
Si potrebbe liquidare il tema con semplicità, affermare che questo genere di letteratura è new age da quattro soldi e non merita alcuna attenzione, si potrebbe! Però, spesso e volentieri, questi libri che pretendono di risolvere qualsiasi problema relativo alla salute, all'amore, all'assenza di denaro o alla ricerca di Dio, altro non fanno, se non sviluppare alcuni frammenti di Vangelo che il comune cristiano non degna più di alcuna attenzione.
La madre di questi libri, "Il segreto", annunciato da Rhonda Byrne e riproposto anche in versione dvd è solo uno dei tanti esempi in circolazione. Da quando è uscito nelle librerie ha venduto milioni di copie e, poco importa, se in fondo non fa che ribadire situazioni facilmente deducibili dal Vangelo o da altri testi sacri.
La legge dell'attrazione che permette di realizzare i propri desideri e di concretizzare i sogni apparentemente impossibili, non è che una versione riveduta e corretta di quella fede che sposta le montagne, di quel cercare che riesce a trovare, di quel bussare per poter entrare, di quel chiedere che ottiene risposta.
La tristezza di questi manuali è svilire quel presunto segreto riconducendolo a forme di magia e usa getta che fanno comparire assegni miracolosi nella buca delle lettere o acquisire la casa dei sogni scrivendo il proprio desiderio su un foglio di carta o, immaginando di possedere la stessa.
La superficialità dei mezzi descritti, capaci di attrarre ogni bene presente su questa terra, vela neanche in modo troppo nascosto, la banalità di una domanda generica di ricchezza che non è poi diversa dallo scontrino della propria giocata al superenalotto.
Il punto di partenza, forse, non è neanche da buttare via: peccato che chiunque abbia davvero cercato e trovato la propria vita, abbia anche altro da raccontare in termini di fatica, pazienza, costanza e di una risposta che gradualmente è cresciuta e ha smesso di chiedere quello che tante volte neanche serve.


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