sabato, 15 gennaio, 2011, 08:22
Non nasconderti!
Non indossare una griffe per sentirti importante perché la firma che porti sulla pelle è l'autografo di Dio. Puoi confezionare te stesso e apporre un etichetta sul collo della tua bottiglia, ma niente sarà mai più grande dell' umanità che hai ricevuto in dono.
Non nasconderti.
Non mettere all'asta il tuo sorriso e non ascoltare la voce di chi batte una cifra col martello: quando rispondi, fallo con chiarezza; non lasciarti ingannare dalle aspettative degli altri e non confondere la verità del successo con la durata degli applausi.
Non nasconderti.
Cerca di rivelarti a te stesso e non censurare i pensieri che ti fanno paura o le domande che cercano luce nel tuo silenzio.
Non nasconderti.
Non diventare la tua divisa e non confondere nessun essere umano con i gradi sulla spalla, con i titoli di studio e con la superficialità di chi rinuncia alla fatica di conoscere e si accontenta dell'opinione degli altri.
Non nasconderti.
Non lasciarti risucchiare nelle maschere e nelle simulazioni di chi considera vita quello ch'è solo il mondo delle apparenze.
Non nasconderti.
Non è sempre opportuno dire troppo di se stessi, ma la menzogna non è un'alternativa e, meglio un onesto rifiuto che un mare di parole pronunciate con il desiderio di confondere.
Un passo alla volta, siamo chiamati a diventare noi stessi, a ritrovare l'immagine e la somiglianza con il creatore, a non temere la verità che rende liberi e permette al più piccolo tra gli esseri umani di non lasciarsi intimidire dalla voce arrogante dei prepotenti.
Smetti di recitare e, non saranno pochi, quelli che ti risponderanno con il loro nome.
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venerdì, 14 gennaio, 2011, 09:32
Non farò mai visita al fiorista e non tornerò a casa con un mazzo di fiori recisi. Se mi conosci sai bene che non è per avarizia, ma perché vorrei incontrarli anche domani in quello stesso giardino in cui ti ho pensato.
Catturo l'immagine, il colore, le sfumature e le trattengo in quella terra di tutti che unisce mente e cuore e diventa la verità di un sentimento genuino.
Se mi osservi con attenzione potrai scorgere la differenza e interpretare quel sorriso che porta un fiore in dono e lascia a qualcun altro la gioia di contemplare una viola o una primula dove potrà restare ancora meravigliosamente viva.
Io so che quel fiore è per te e tu, non hai problemi a immaginare l'intensità del dono che non ho voluto cogliere.
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giovedì, 13 gennaio, 2011, 09:04
Tempi duri per chi ha il cuore tenero, ma la leggerezza dei sentimenti va difesa e sostenuta alimentando il proprio impagabile sorriso.
Non siamo obbligati a moltiplicare le urla di una qualunque faida in cui l'arroganza dà fiato alle trombe e possiamo sottrarci alla competizione di chi continua a giocare a "chi ce l'ha più lungo" mettendo in scena una presunta ragione.
Il cuore ha motivi differenti e... pazienza se qualcuno confonde la stupidità con la mitezza o, non distingue un uomo tranquillo da un pusillanime.
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mercoledì, 12 gennaio, 2011, 09:24
Il vento fa il suo giro
oggi la ruggine dice il vecchio
e, solo ieri, sorridevi bambino...
le labbra leggere del primo bacio
la carta increspata del proprio viso,
le stagioni si muovono in fretta
prima caramella e dopo sigaretta,
un grembiule nero e un fiocco blu
il vento passa e ieri non è più.
Il vento fa il suo giro
sono io che studio a settembre
e, sono sempre io con l'aquilone...
le notti cariche tracciate a matita
l'amore acerbo di un veloce per sempre,
il mito di un'età della ragione
il calendario muta ogni convinzione,
sono stato spesso quello e questo
mi diverto ancora e così, resto.
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martedì, 11 gennaio, 2011, 10:41
"O Signore dammi questo, fai funzionare quello e trasforma quell'altro".
Tra una domanda e l'altra, vorrei imparare a pregare e smetterla di rivolgermi al Padreterno come se fosse un commesso dell'Ikea.
Troppe preghiere chiamano in causa Dio per inviare la lista della spesa o dei sogni e desideri dell'umanità intera.
Si prega Dio per la pace nel mondo da un lato, e, dall'altro, si continua a fare il muso a Tizio, a disprezzare Caio e a trascinare l'inimicizia con Sempronio. La realtà è che quella pace, l'abbiamo già ricevuta da tempo, ma non abbiamo nessuna intenzione di restituirla neanche in minima parte.
Si prega Dio perché nessuno debba morire di fame o di sete, ma il cibo e le bevande che abbiamo ricevuto, restano a marcire in una qualunque dispensa.
Siamo esseri assai strani: teniamo le mani in tasca di fronte a un piatto fumante e ci lamentiamo se Dio non interviene per imboccarci.
Quando impareremo a dire "Grazie" per quel che abbiamo ricevuto e per quanto ci appartiene ogni giorno, la nostra preghierà smettera di restare inevasa nei cieli e potrà dare una risposta sovrabbondante su questa terra.
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