domenica, 15 marzo, 2015, 18:42
Tutta la vita è segno, preziosa indicazione che conduce nei pressi di un miracolo.
La voracità di chi non è mai sazio di segni continua a chiedere quello che ha di fronte agli occhi e consuma qualsiasi cosa senza fermarsi più di tanto a leggere e interpretare quel miracolo che più che provocare la fede la presuppone.
Il miracolo si realizza quando un qualunque segno incontra uno sguardo di fede capace di comprendere nel profondo quello che per gli altri è solo una coincidenza, una situazione difficile da spiegare o un evento straordinario.
Il funzionario del re non si lascia intimidire dalle parole di rimprovero di Gesù: insiste e ottiene quello in cui non solo spera, ma fermamente crede.
Quando si pronunciano parole apparentemente sicure, ma il cuore è nel dubbio e nella perplessità, qualunque risposta di da parte di Dio, cade nel vuoto della nostra domanda.
Quando la fede prende la parola e domanda senza esitazione, Dio non può che rispondere con abbondanza e generosità.
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venerdì, 13 marzo, 2015, 17:36
Soli, in compagnia di Dio, lontano dal gioco dei confronti e dei paragoni che creano stupide rivalità e contrapposizioni.
Soli e consapevoli del nostro limite non c'è più alcuna ragione per illudersi di essere migliori degli altri.
Soli e riconoscenti per ogni singolo respiro e per tutti i nostri giorni.
Soli e disponibili ad accogliere l'infinita misericordia, quella che tocca il cuore e dà vita a segni di riconciliazione e di pace.
Soli con Dio che conosce quello di cui abbiamo realmente bisogno.
Soli con le ferite del nostro cammino, in presenza di Colui che guarisce e rialza chiunque è caduto.
Soli, in quel silenzio che tutto abbraccia e permette a ogni uomo di trovare consolazione e di tornare a casa con un volto sereno e rassicurato.
giovedì, 12 marzo, 2015, 17:35
Tutti possono sentire, ma l'amore ha inizio solo in chi decide di ascoltare.
L'amore è di chi ascolta e prende coscienza di essere amato senza alcuna condizione.
L'amore è di chi ascolta e trova quiete in quel silenzio che non lascia Dio all'ingresso della propria porta, ma spalanca la propria anima perché possa liberamente entrare.
L'amore è di chi ascolta e trova la forza e il coraggio di fare spazio al proprio fratello, perché quando il cuore è colmo dell'affetto di Dio non può che rispondere con tutta la riconoscenza di cui è capace.
mercoledì, 11 marzo, 2015, 16:54
E' un ladro di parole, un'ombra che sottrae i gesti più elementari della comunicazione, un demone muto che chiude le labbra della vittima...
E quando l'uomo ritrova il dono di una parola, qualcuno attribuisce quel suono all'opera del maligno.
Non lo hanno sentito quel segno che continuano a chiedere?
Non hanno assistito al dono di una Parola che restituisce le parole a chi è condannato al silenzio?
Il bene andrebbe riconosciuto e accolto mettendo da parte quella diffidenza che non solo evita di ringraziare, ma suggerisce sfiducia e sospetto.
Il bene, anche oggi, ha bisogno di occhi attenti e di parole che lo sappiano scrivere e raccontare.
martedì, 10 marzo, 2015, 20:32
Più o meno in regola, con le carte lette abilmente nella direzione della convenienza e la coscienza messa a tacere quando affiora il dubbio che non sia proprio così.
Più o meno in ordine, con un'interpretazione formale della regola e la trasgressione consentita da un abile gioco di prestigio che rende giusto anche quello che giusto non è.
Più o meno alla ricerca di uno sconto, di una logica che gioca al ribasso ed evita accuratamente di rimettersi in questione.
Più o meno lontani dal cuore che suggerisce di andare oltre per dare compimento alla bontà delle nostre azioni.
Più o meno, se ci penso bene, manca sempre qualcosa perché il mio senso di giustizia non sia solo apparente.
Più o meno quel Vangelo che non impoverisce la legge, ma la illumina di un senso più profondo capace di dare compimento e calore alla freddezza di una norma ridotta a lettera morta.
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