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Mela mangio (ma anche no) 
mercoledì, 16 gennaio, 2013, 09:55


"Una mela al giorno toglie il medico di torno". Una volta, forse, dipende. Trattata, non trattata, con la buccia o rigorosamente senza.
Una renetta avvolta in uno strudel, una fetta di tarte tatin, l'acquisto di Balotelli per il cavaliere, l'inverno della grande mela.
La apple dei Beatles e quella in ribasso di Tim Cook, quella che la tradizione, ma non la scrittura, assegna a Eva.
La melatonina per riequilibrare il sonno e la mela di terra alla francese rigorosamente fritta, la melata delle api e quella piccola che i calciatori praticano per far passare il tempo quando sono in vantaggio e tutti le altre "faux amis"
La mela autunnale color rubino e i suoi grani, la mela cotogna che allappa la bocca, la mela omogenizzata e quella in spicchi nelle buste di plastica del più noto venditore di hamburger.
La mela dolce e succosa o terribilmente granulosa, la mela che un tempo portavi a scuola per la seconda colazione nell'intervallo, la mela di Guglielmo Tell trafitta dalla freccia e quella un po' leggera per alleggerire un po' la pagina del blog e invitarvi a giocare con altre mele e guai a chi pensa male!
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Il cappello del mago 
martedì, 15 gennaio, 2013, 08:25


Mario Monti cita il Pifferaio di Hamelin e mette in guardia gli elettori dal pericolo cavaliere che, può cadere anche dieci volte da cavallo, ma puntualmente si rialza e combatte con più grinta e decisione di quanto non sappiano fare i suoi oppositori.
Berlusconi è un mago e vince la battaglia con Santoro e Travaglio riconquistando consensi, proprio mentre la lepre pidiellina inizia a rallentare.
Michelino Santoro è contento comunque: la vanità e il narcisismo dei numeri televisivi val bene comunque il favore fatto al cavaliere e, a Bersani non resta che farsene una ragione.
In tutta sincerità, se mai dovessi andare a cena con Berlusconi o Bersani, sceglierei senza dubbio il cavaliere: mi divertirei di più e alla fine, pagherebbe anche il conto.
Una sinistra appena decente vincerebbe a mani basse le prossime elezioni, quella dei Bersani e dei Vendola difficilmente raggiungerà i numeri necessari per poter governare anche al senato.
I numeri che Silvio saprà tirar fuori dal cilindro sono meno prevedibili dei comizi di Vendola e Bersani; il 26 febbraio potrebbe lasciare di stucco quelli che cantano già adesso vittoria.
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Privato 
lunedì, 14 gennaio, 2013, 09:53


Finirà questa continua esposizione che non conosce più pareti divisorie e considera il video di uno starnuto o un'imprecazione a caso, come notizie che devono essere pubblicate per la gioia del mondo intero.
E' terribile questa sensazione di sentirti a casa di chi neanche conosci o di ritrovarti un intruso in camera da letto.
Una volta ho ripreso una ragazza che in pubblico stava fornendo informazioni delicate e personali su un suo amico e questa mi ha risposto che le sue affermazioni erano vere e, quindi si potevano dire...
Come si può spiegare che cos'è il privato a chi pensa che tutto debba essere pubblico?
Come si fa a insegnare il rispetto dei propri affetti a chi posta su YouTube la foto di un nudo della propria ragazza?
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Come si fa? 
domenica, 13 gennaio, 2013, 10:31


Come si fa a non inaridire?
Com'è possibile andare avanti senza lasciare che il cinismo ripetitivo dei giorni abbia il sopravvento sul desiderio di essere e di poter ancora offrire...
A volte il desiderio è quello di lasciar perdere tutto, di abbandonare, di porre fine al gioco neanche troppo disinteressato di chi continua a chiedere quello che a volte non puoi proprio dare.
Troppi rapporti umani e non ho ancora imparato a difendermi con quel minimo di finzione che sarebbe indispensabile per non lasciarsi travolgere.
La mia vita è un albergo, un crocevia di storie che a volte non mi lascia il tempo di considerare dove mi trovo, cosa sto facendo e per quale motivo degli aspetti del tutto secondari diventano ineludibili priorità.
Gli adulti fanno spesso finta che tutto vada per il verso giusto, almeno sino a quando qualcosa del tutto fuori dall'immaginazione e dalla fantasia dei loro conoscenti non rimette seriamente in discussione un buon numero di presunte certezze.
Come si fa a ignorare il bisogno che abbiamo di una vita più vera?
L'età non aiuta più di tanto, anzi, più il tempo passa e più consideri seriamente il rischio di buttare via i tuoi giorni.
E quando gli altri ti ascoltano pronunciare queste parole, pensano che tu sia fuori di te e ti rispondono con l'equilibrio di chi si sente più sano per il semplice fatto di riuscire ancora a tacere quel malessere che risuona dentro.
E' anche vero che poi, a volte, è sufficiente recuperare il più prezioso dei silenzi; quello che ti suggerisce di non cercare compagnia là dove non la puoi trovare. Perché ci sono spazi della vita in cui si è drammaticamente soli e l'unica cosa che si può fare è concedersi la licenza di non negare il peso di quel vuoto e dei troppi fogli di via dati e ricevuti.
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Campagna elettorale 
sabato, 12 gennaio, 2013, 11:24


Non è vero che sono tutti uguali; c'è una certa somiglianza, ma le differenze, con un po' d'impegno, si possono trovare.
Ci sono bugie piccole, medie, grandi e anche enormi.
Ci sono giovanotti dal naso appuntito e cariatidi con tanto di pelata e un numero imprecisato di abbonamenti mai scaduti.
Ci sono gli uomini e le donne e, se solo si potesse, qualcuno candiderebbe anche i bambini, ma niente comizi dopo la mezzanotte.
La vetrina elettorale è ben nutrita e tra una canzone e l'altra in quel di Sanremo, continueremo a fingere di poter scegliere qualcosa di meglio e di più. Le chiamiamo ancora elezioni politiche, ma sono sempre più simili a un qualunque reality e non mi stupirei se i diritti li avessi già acquistati la Endemol.
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