mercoledì, 16 novembre, 2011, 10:28
Dimmi tu se ne vale la pena, se davvero è proprio il caso di confinare i nostri giorni nel bel mezzo di un'arena.
Non è mai sufficiente il tempo, eppure, una buona parte dei respiri se ne vanno senza una ragione ben precisa, senza alcuna consapevolezza, nell'estrema superficialità di un futuro da rincorrere che si sovrappone a un presente in cui esistere.
Una lite condominiale per un box auto situato in posizione migliore, una scazzottata per ventidue milionari in calzoni corti, la perdita di un fratello per qualche centimetro in più di una casa paterna e, quando viene sera, a casa e a letto veloci in compagnia di un orgoglio senza misura.
Lavorare ore e ore per la propria realizzazione e spendere tre quarti di stipendio per assoldare una tata, acquistare tre confezioni di pelati scadenti per comprare una borsa firmata, andare un'ora in palestra prendendo prima l'ascensore per scendere due piani e poi l'automobile per coprire una distanza di duecento metri...
Siamo di passaggio e ci comportiamo come se ogni singola situazione potesse essere quella definitiva, quella che ferma il mondo nel bel mezzo della nostra vita.
Tutto scorre e in un battito di ciglia se ne sono andati i capelli e una protesi ha sostituito una vecchia dentatura: dovrebbe subentrare in cambio un po' di saggezza, ma non sono pochi gli anziani che chiudono i propri occhi senza la verità di un'esperienza da offrire.
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martedì, 15 novembre, 2011, 10:30
Siamo mica qui a mettere il pistacchio alle mortadelle?
Siamo mica qui a sinistra e neanche mica altrove, siamo ancora a contare i fagioli nel barattolo della Carrà e con l'aiuto di Tonino, prima o po ci azzecchiamo.
Siamo stati all'opposizione con l'unico obiettivo di far saltare il governo Berlusconi e adesso?
Adesso vorremmo evitare le monetine perché a noi piange il cuore per tutti i privilegi che abbiamo dovuto sopportare e per le poltrone che stoicamente abbiamo occupato, ma con tanta sofferenza per la sorte dell'operaio e del disoccupato.
Adesso, se ci date una decina d'anni, forse riusciremo a creare una coalizione e andremo d'amore e d'accordo per tre giorni e, se aggiungete un'altra cinquina d'inverni, forse avremo anche un programma.
Esulta Bersani, balla la Bindi con Vendola e Franceschini può passare col cappellino: siamo mica qui per rubare il pepe al salame?
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lunedì, 14 novembre, 2011, 17:19
Un uomo generoso non lascia in eredità ai propri figli un milione di debiti e di barzellette, in cambio dei posti di lavoro che qualche decennio fa aveva promesso loro.
Un uomo generoso avrebbe dovuto pensare che oltre alle allegre signorine della televisione e dei festini, esisteva anche un popolo di gente comune con il problema di andare a fare la spesa, lavare il bucato e tutte le altre amenità che i più devono considerare seriamente.
Un uomo generoso non considera il ministro della giustizia come se fosse il proprio privato legale rappresentante.
Un uomo generoso ricorda bene il miracolo Italiano delle parole e il disastro in cui ha gradualmente trascinato il suo popolo.
Un uomo generoso, potrebbe andarsene con più dignità e smetterla di arringare con arroganza le virtù di cui, a conti fatti, non s'è vista traccia.
Un uomo generoso non si dimette perché la propria azienda rischia di diventare cartaccia inutile.
Un uomo generoso sa bene che la destra dovrebbe ignorare quanto fa la sinistra e non sbandiera da una postazione sicura la propria generosità, mentre una fiumana di gente lo attende impaziente per restiturgli almeno qualche monetina.
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venerdì, 11 novembre, 2011, 09:48
Bella idea la comunità Europea, ma non sono affatto convinto che l'Europa sia in buone mani. La classe politica non conta più nulla, per qualche tempo continuerà a mungere gli stati in cambio di un po' di disattenzione e di silenzio su quanto avviene nella cabina di regia.
Un po' di paura per favorire la partecipazione alle danze del vecchio continente e per introdurre una moneta che ha fatto il gioco degli sciacalli e degli speculatori d'ogni genere e specie.
Un po' di pressione e la stessa paura, per introdurre in Grecia come in Italia, gli uomini dell'economia europea: benefattori che si ritrovano di tanto in tanto al gruppo Bilderberg per discutere le nostre sorti e i nostri destini.
Siamo stati al mare e ora, partiamo per i Monti e per una nuova avventura che permetterà ai veri uomini di potere di continuare il loro gioco, neanche troppo nascosto, di poter imporre regole che permettano di tenere sotto controllo le vite degli altri.
Quando stai affogando e ti tendono una mano, non vai tanto per il sottile e afferri qualunque cosa, anche l'arto untuoso di chi è pronto a trascinarti nel girone successivo di questo mondo a conduzione infernale.
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giovedì, 10 novembre, 2011, 10:35
Riuscirà la Juventus a vincere il campionato?
Silvio darà le dimissioni e tornerà a occuparsi del Milan?
Il petrolio di casa Interista garantirà ancora un'adeguata campagna acquisti?
L'hai vista l'ultima puntata del Grande Fratello nuova edizione?
Se la parola muore, la chiacchiera è viva e, se la comunicazione langue, la rissa è dietro l'angolo.
Posso avere un'opinione senza diventare un opinionista?
Totocalcio, totogoverno, totocutugno, rispondi al sondaggio sul premier futuro, firma un nuovo appello contro la tratta delle badanti, vota le interpretazioni dell'ultimo talent, dimmi cosa pensi del bacio di Pato e Barbara...
Giornali e televisioni ormai come al Bar: di tutto, di più, soprattutto di niente.
Non c'è più distinzione nel mondo che twitta, facebooka, drinca, pippa, apre la bocca e dà fiato alla bocca per il gusto di ascoltare la propria voce.
Non c'è più una lingua, ma innumerevoli linguaggi che colmano di kappa l'assenza di un pensiero che non sia nuda superficie.
Blablabla con lo spread, la sprite e tutto il resto.
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