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L'ora di chiusura... 
venerdì, 18 gennaio, 2013, 11:26


Non metterò mai più piede in una libreria Mondadori. Ho tagliato in due la tessera e d'ora in poi, aspetterò di poter prendere un treno per Torino dove il personale della Fnac o della Feltrinelli hanno ben altro modo di fare con la clientela.
E' vero, sono entrato tardi, ma avevo le idee chiare e in tre minuti ho scelto e pagato il libro che desideravo regalare. La cassiera mi ha chiesto se desideravo un pacchetto e disgraziatamente, ho risposto di sì. La cassiera, a quel punto, con una buona dose di acidità, mi ha ricordato che doveva andare a cena.
Non ho chiesto nulla io, avrebbe potuto darmi il libro e non avrei avuto niente da obiettare. Le ho risposto che non era indispensabile il pacchetto, lei, con tono poco credibile mi ha risposto che stava scherzando.
Ha preso una busta colorata grande il doppio del libro, ha inserito il romanzo, ripiegato il bordo e chiuso con il nastro adesivo...
Ci ha messo più tempo il bancomat a rilasciare lo scontrino.
Neanche avesse fatto un pacchetto come quelli che un tempo, una vecchia libraia, con mani abili e il sorriso sulle labbra...

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Che simpatico umorista! 
giovedì, 17 gennaio, 2013, 09:48


Monty sempre più Python si è riscoperto umorista dell'ultima ora e, sembra diventato la spalla del cavaliere.
Dov'è finito l'uomo grigio piovuto dal cielo misericordioso di Golconda, il bocconiano che misura e pesa il suono e la profondità di ogni parola, il messia dell'economia che riconduce il folklore Italico al rigore Tedesco?
Smessi i panni del presidente del consiglio è divenuto improvvisamente un "battutaro" di Zelig Circus e dimentica che scegliere il palcoscenico come terreno di scontro col cavaliere, è come giocare a tennis con Nadal o Djokovic.
Ha ragione Berlusconi quando lo apostrofa leaderino e aggiungerei anche un po' looser perché di fatto, al massimo sarà davvero la stampella di Bersani.
Non ho mai provato nè simpatia nè stima per questo salvatore di banche che è parte iniqua di un sistema che moltiplica gli utili di pochi prelevando dalle tasche dei più. Adesso che ha manifestato chiaramente il suo profilo politico e abbandonato quello tecnico, si è rivelato una primadonna come tutti gli altri. L'Italia poteva farne anche a meno.

Mela mangio (ma anche no) 
mercoledì, 16 gennaio, 2013, 09:55


"Una mela al giorno toglie il medico di torno". Una volta, forse, dipende. Trattata, non trattata, con la buccia o rigorosamente senza.
Una renetta avvolta in uno strudel, una fetta di tarte tatin, l'acquisto di Balotelli per il cavaliere, l'inverno della grande mela.
La apple dei Beatles e quella in ribasso di Tim Cook, quella che la tradizione, ma non la scrittura, assegna a Eva.
La melatonina per riequilibrare il sonno e la mela di terra alla francese rigorosamente fritta, la melata delle api e quella piccola che i calciatori praticano per far passare il tempo quando sono in vantaggio e tutti le altre "faux amis"
La mela autunnale color rubino e i suoi grani, la mela cotogna che allappa la bocca, la mela omogenizzata e quella in spicchi nelle buste di plastica del più noto venditore di hamburger.
La mela dolce e succosa o terribilmente granulosa, la mela che un tempo portavi a scuola per la seconda colazione nell'intervallo, la mela di Guglielmo Tell trafitta dalla freccia e quella un po' leggera per alleggerire un po' la pagina del blog e invitarvi a giocare con altre mele e guai a chi pensa male!
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Il cappello del mago 
martedì, 15 gennaio, 2013, 08:25


Mario Monti cita il Pifferaio di Hamelin e mette in guardia gli elettori dal pericolo cavaliere che, può cadere anche dieci volte da cavallo, ma puntualmente si rialza e combatte con più grinta e decisione di quanto non sappiano fare i suoi oppositori.
Berlusconi è un mago e vince la battaglia con Santoro e Travaglio riconquistando consensi, proprio mentre la lepre pidiellina inizia a rallentare.
Michelino Santoro è contento comunque: la vanità e il narcisismo dei numeri televisivi val bene comunque il favore fatto al cavaliere e, a Bersani non resta che farsene una ragione.
In tutta sincerità, se mai dovessi andare a cena con Berlusconi o Bersani, sceglierei senza dubbio il cavaliere: mi divertirei di più e alla fine, pagherebbe anche il conto.
Una sinistra appena decente vincerebbe a mani basse le prossime elezioni, quella dei Bersani e dei Vendola difficilmente raggiungerà i numeri necessari per poter governare anche al senato.
I numeri che Silvio saprà tirar fuori dal cilindro sono meno prevedibili dei comizi di Vendola e Bersani; il 26 febbraio potrebbe lasciare di stucco quelli che cantano già adesso vittoria.
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Privato 
lunedì, 14 gennaio, 2013, 09:53


Finirà questa continua esposizione che non conosce più pareti divisorie e considera il video di uno starnuto o un'imprecazione a caso, come notizie che devono essere pubblicate per la gioia del mondo intero.
E' terribile questa sensazione di sentirti a casa di chi neanche conosci o di ritrovarti un intruso in camera da letto.
Una volta ho ripreso una ragazza che in pubblico stava fornendo informazioni delicate e personali su un suo amico e questa mi ha risposto che le sue affermazioni erano vere e, quindi si potevano dire...
Come si può spiegare che cos'è il privato a chi pensa che tutto debba essere pubblico?
Come si fa a insegnare il rispetto dei propri affetti a chi posta su YouTube la foto di un nudo della propria ragazza?
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