lunedì, 18 dicembre, 2023, 07:25
Quando le parole si prestano all'equivoco e complicano ulteriormente quello che desideri chiarire, se l'età non è più quella dei giochi e delle corse, è buona cosa cercare rifugio nel silenzio che attende una risposta.
Le rughe profonde si accordano perfettamente alla prudenza e alla pazienza e hanno appreso l'arte di discernere il tesoro dei sogni dall'abbaglio dei miraggi.
C'è una decisione da prendere e non è quella di rincorrere il batticuore di una stagione ormai lontana, ma di accogliere responsabilmente il mistero di una vita che ti sorprende.
Sorridi lontano dalle chiacchiere della gente e sai bene che l'amore di un'anziano è proteggere e rassicurare.
commenta
domenica, 17 dicembre, 2023, 07:56
Non è che tutto quello che mi viene quotidianamente proposto debba essere per forza accolto. Non ha senso rifiutare quello che non si conosce, ma ci sono situazioni e cose che non mi appartengono e dopo un'accurata indagine ho il diritto e il dovere di scartare.
Il mondo che oggi mi offre di tutto e di più, quando esprimo i miei dubbi e le mie perplessità continua a rispondermi che le mie esitazioni sono il frutto malato di un pregiudizio, ma non è che sia sempre così.
Ci sono alimenti che non ho mai digerito e mi fido a sufficienza delle reazioni del mio corpo che non mente.
Ci sono pensieri che la mia coscienza riconosce come inadeguati e azioni che mettono in subbuglio l'anima e questo mi può bastare.
Cerco di prendere quello che per esperienza ritengo buono e so bene che una scelta non può che escludere l'altra.
La modernità intesa come un principio indiscutibile con licenza di formattare i programmi che reputa desueti è una forma perversa e ostile di alienazione. Anche per oggi preferirei restare me stesso.
sabato, 16 dicembre, 2023, 07:50
La stupida insolenza del potere pensa di mettere a tacere qualunque fastidiosa opinione e dopo aver appagato la propria curiosità si trastulla con giovani ballerine ed è disposta a pagare qualunque cifra per quello spettacolo deprimente.
L'uomo che ha raccontato la luce resiste al tempo e continua a indicare la via da percorrere, mentre il volto di chi muoveva le pedine è consegnato alla storia in tutta la sua idiozia.
Chi porta nel cuore una pagina nascosta e ne ha percepito il mistero è consapevole che il suo mestiere è leggerla e non può farne a meno.
Il sinedrio degli arroganti continuerà a cantare una vittoria effimera, ma quella pagina trascinata in prigione continuerà a esser letta e narrata per la gioia dell'occhio attento, dello sguardo sincero e di ogni animo buono.
venerdì, 15 dicembre, 2023, 07:05
"Sarà la musica che gira intorno quella che non ha futuro, sarà la musica che gira intorno, saremo noi che abbiamo nella testa un maledetto muro". (Ivano Fossati)
E non saper mai decidere se il tempo è quello di una lacrima o di un sorriso. Scegliere i passi di un sirtaki mentre suona un valzer o rincorrere un treno che è già partito. Indossare la maschera di Arlecchino nel cuore della quaresima o cercare la quiete in un centro commerciale.
Quel desiderio di leggere quando è tempo di scrivere o di camminare anche se hai buone gambe e potresti correre.
Lo sai benissimo che non è il giorno a essere sbagliato, ma è tanto comodo quel lamento che si perde nel proprio angolo desolato e rimprovera le ore colpevoli di un presunto anticipo o di un inaspettato ritardo.
giovedì, 14 dicembre, 2023, 07:38
Li puoi trovare ovunque, anche tra le statuine di un presepe; non c'è giorno sul calendario che ignori l'uso di una spada o di una bomba. Quel segno rosso non sempre annuncia una festa, a volte è solo un'altra ferita...
Lontani dal 25 novembre, la morte di una donna appare meno grave e l'enfasi dell'inchiostro ha di meglio da raccontare.
La guerra in Ucraina è ormai meno guerra del conflitto in Palestina e i poveri siriani così come gli Afghani, sono ormai vecchia notizia taciuta dai giornali.
Vendiamo violenza e la consumiamo quotidianamente.
C'è e ci sarà sempre una nuova disgrazia o un'ultima tragedia che in un lampo sposta l'attenzione dal giorno precedente a quanto è appena successo.
Forse un Battista che scelga di non dimenticare non perde più la testa, ma un bel letto in una casa di cura è già pronto per accogliere le voci sgradevoli e scomode di chi vorrebbe raccontare un altro Natale.
Indietro Altre notizie