IL SITO UFFICIALE DELLA PARROCCHIA    
 
   
 
 
a
Personal Page  
   Contattaci          
   Cerca nel Sito Pagina principale Tutte le notizie La nostra famiglia Il passato Informazioni utili  
   
   
     

Un tempo per cambiare (6) 
domenica, 21 ottobre, 2012, 08:00


Si può riciclare anche il tempo. Ci sono lancette ferme in un'ora lontana che, improvvisamente, diventano attuali e danno vita a un tempo nel tempo che guarisce il passato e si prende cura del presente.
Si può cogliere un attimo che non è mai passato: versare le lacrime trattenute troppo a lungo o ridere di cuore di un episodio che miracolosamente riesci a osservare dal punto di vista della compassione o della misericordia.
Si può portare un treno ch'è passato proprio in questo minuto e riuscire ad avere la puntualità che quel giorno era mancata o la prontezza di cui eri sprovvisto.
Si può pronunciare un addio che l'orgoglio di ieri aveva taciuto o ritrovare quel sentiero ed evitare di tornare indietro mettendo in conflitto lo spazio mai percorso e il tempo apparentemente scaduto.
Forse ho davvero scritto queste parole, forse potrò scriverle domani...
quello che ho detto non posso cancellarlo, ma quello che non ho ancora fatto è una possibilità concreta e reale. E' importante saperlo.


Un tempo per cambiare (5) 
sabato, 20 ottobre, 2012, 08:31


Non cambia lo scenario politico e la situazione della mia squadra del cuore è sempre quella...
Non è un lavoro differente e le persone di oggi sono in buona parte quelle di ieri...
Non è una nuova camicia e le scarpe sono quelle di qualche anno fa...
Non ho comprato l'ultimo modello di cellulare e continua a piacermi la pizza con le cipolle...
Non ho chiesto trasferimenti e non ho neanche azzeccato la sestina del superenalotto, a dire il vero, non ho neanche giocato...
Non vado più a cercare fuori quel che ho già dentro e giorni come questi, la pioggia può cadere senza modificare il mio umore.
Sono proprio io il cambiamento che desidero e mi godo il silenzio come non riuscivo a fare da parecchio tempo.
Sono io che frequento me stesso e apprezzo la novità a cui ho spalancato le mie porte.
Sono l'aria che respiro e l'ossigeno che scorre e attraversa un corpo preso in comodato d'uso perché l'anima cresca dentro e impari l'arte di non lasciarsi ingabbiare.
Sono il sogno che non ha più paura dell'incubo e il miraggio che crede all'invisibile e muta gli eventi del mondo reale.
Sono colui che guarda l'orizzonte e la linea provvisoria di un confine che può essere oltrepassato nella misura della propria fede.
Lascio parlare e ascolto quelli che si accontentano, non perdo più tempo a giudicare i loro contenuti; però, subito dopo proseguo per la mia strada e non mi lascio più condizionare da chi rinuncia e continua a ribadire a sé stesso e agli altri la parola impossibile.
Io cambio e, oggi, questo è sufficiente e appagante.
1 commento ( 1291 visite )

Bicchiere 
venerdì, 19 ottobre, 2012, 11:16


Un bicchiere per dimenticare, per cercare un sorriso che non c'è, per trovare la grinta e la sicurezza che sobrietà non ti sa dare.
Un bicchiere per ridere e per scherzare, per cantare in compagnia di qualche amico o per raccontare un po' di vita quando è sera.
Un bicchiere d'acqua limpida e fresca dopo una lunga camminata, un bicchiere di vetro e non di plastica, un bicchiere e tutti a casa...
Un bicchiere e non è mai lo stesso, un bicchiere per la festa, mentre un altro è già disperazione, un bicchiere e sei tu a determinare il valore, la consistenza e la profondità che a volte può distruggere e, in altri casi, semplicemente, dissetare.

Il bambino ferito... 
mercoledì, 17 ottobre, 2012, 11:27


Nel cuore di ogni adulto c'è un bambino ferito, un piccolo d'uomo che cerca il giardino della propria infanzia per ritrovare l'ombra di una negazione o di un desiderio, nascosta da una vecchia cicatrice.
C'è chi ripete a sè stesso che le questioni adulte non riguardano quel bambino, chi preferisce negarne l'esistenza, chi non ha tempo per provare a ricordare la sua voce e chi è del tutto inconsapevole di quella vecchia ferita.
La linea della storia vede il bambino dissolversi per fare posto al ragazzo, al giovane e, finalmente all'uomo, ma in quell'uomo restano presenti tutte le stagioni e la sincronia dei tempi chiede armonia ed equilibrio perché l'adulto possa davvero essere tale.
Il bambino attende di essere riabbracciato dalla presenza affettuosa di qualcuno che sia diventato padre e madre di sé stesso.
La ferita non può essere abbandonata all'oblio e la cicatrice ha bisogno di consapevolezza perché la guarigione sia completa ed efficace.
Nel cuore di ogni adulto c'è un bambino ferito e, quando i due camminano mano nella mano, nel cuore di ogni adulto c'è un bambino guarito.

1 commento ( 1278 visite )

Ogni storia è illuminata 
martedì, 16 ottobre, 2012, 09:45


Non c'è nebbia o foschia che possa trattenere a lungo l'impeto del sole e la sua energia, sempre pronta a guarire il freddo dei pensieri e la rigidità delle anime infelici.
Ogni storia può essere letta dal punto di vista delle sue ombre, ma anche dalla prospettiva di una luce che qualunque uomo di buona volontà può imparare a riconoscere e interpretare.
Un caffè in una mattina d'inverno, un abbraccio in una delle tante stazioni del mondo, una passeggiata su un tappeto di foglie, un cielo limpido, una lettera mai spedita, una giornata di lavoro...
La banalità delle azioni che si ripetono, apparentemente sempre uguali, cambia improvvisamente orizzonte quando uno sguardo attento si fa presente e distingue l'origine da cui trarre la propria originalità.
Ogni storia è illuminata di una luce che cresce e diventa sempre più intensa e forte. Ci sono giorni in cui ti svegli e osservi le ombre, ma anche le ombre sono ombre di luce e non ti resta che rallegrartene e condividere la gioia di quel riflesso accecante.
1 commento ( 1322 visite )


Indietro Altre notizie