martedì, 22 marzo, 2011, 09:27
Un miliardo di persone sono prive di acqua potabile e, la giornata mondiale per celebrare l'oro blu, coesiste in quello stesso mondo che desidera privatizzare un bene indispensabile alla vita.
Se l'uomo avesse almeno la parvenza della sapienza che proclama per se stesso, l'aridità e la vigliaccheria degli speculatori del nostro pianeta si infragerebbe contro un muro invalicabile.
Peccato che non siamo così sapienti e quando si tratta di salvaguardare il pianeta che abitiamo, la stupidità umana non conosca alcun limite.
Quale creatura sulla terra può continuare a ripetere che una centrale nucleare è sicura, quando l'evidenza dei fatti dimostra l'esatto contrario?
Quale altra specie invade con prepotenza un territorio che non gli appartiene e può raccontare improbabili favole sull'esportazione della democrazia per spartirsi qualche barile di petrolio?
L'uomo abituato ad aprire un rubinetto e a lasciar scorrere litri e litri d'acqua, quello che trova sempre una bottiglia piena nel frigorifero, non riesce a capire il lusso che un bicchiere può portare alle proprie labbra.
L'egoismo è parente dell'astuzia e della furbizia, con l'intelligenza ha davvero poco da spartire.
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lunedì, 21 marzo, 2011, 10:07
Quando l'affetto verrà
non sarò più il povero
che bussa alla tua porta
mi chiamerai per nome
e non sarai l'operatore
di un centro di carità
che scruta il mio dolore
come se fossi un caso...
l'amore non conosce il caso
sceglie e decide per il dono
e non misura le mie ferite
nè nasconde le proprie cicatrici
le offre al sole e guarisce
tocca con il coraggio del cuore
e anche per me troverà salute.
Quando l'affetto verrà
non sarai così diffidente
né proverai vergogna per la mia casa
non giudicherai l'odore che ho addosso
perché ti sentirai parte di me
uomo della mia stessa umanità
vita che scorre con più fatica
e cerca riparo in una canzone
rifugio in un pacchetto di sigarette
musica per alleviare la sofferenza...
non ti sentirai più estraneo
nè ti chiederai perchè una vecchia
abbraccia ancora le sue bambole
perché sarà un bambino a leggere
il vento che mi separa dagli uomini.
Quando l'amore verrà.
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domenica, 20 marzo, 2011, 10:28
Non voglio disturbare Gheddafi, magari lo bombardo domani e amici come prima.
La coerenza prima di tutto, poi la lealtà e la lungimiranza: il petrolio non puzza mai.
Un centinaio di cerobrolesi di ogni patria e nazione tiene sotto scacco il mondo intero e continua indisturbato a propagare la dottrina della paura: Irak, Afghanistan, un po' d'Africa in giardino e domani, probabilmente, Iran e Corea.
Sono aperte le iscrizioni ai giochi senza frontiere e da buoni Italiani, non vogliamo restare indietro.
Il "Bunga Bunga" ai tempi del Risiko è un gioco assai strano: a volte sei davanti e inspiegabilmente finisci col prenderlo nel sedere.
Buona visione a tutti.
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venerdì, 18 marzo, 2011, 09:35
Va' pensiero che oggi ti esprimo dritto e, domani, ho pronta la versione contraria, tanto nessuno ha più nulla da obiettare.
Vai e bacia la mano di Gheddafi finché conviene, poi sgancia una bomba e cavalca l'onda ribelle per una nuova missione di pace infinita.
Vai e sulle centrali non ci ferma nessuno, ma se il Giappone cambia l'umore della gente, allora è tempo di allinearsi e di imporre uno stop che nulla ha da spartire con la consapevolezza del disastro e tutto deve ai numeri dei sondaggi.
Vai e abbraccia l'antico sovrano, anche se egli stesso ammette l'omicidio e sputa il proprio disprezzo sul tuo popolo.
Vai e cambia sempre opinione quando conviene e diventa opportuno adeguarsi per non perdere l'ultimo scranno.
Vai e difendi il crocifisso mentre invochi il dio Po e ti fai pagare da Roma per urlarle ladrona.
Vai e recita l'adagio che sussurra "basta il pensiero". Una bandiera sul balcone, un vecchio inno, una marcetta e domani, divisi come sempre ad alternare la retorica delle idee al cinismo dei fatti.
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giovedì, 17 marzo, 2011, 11:03
L'Italia sempre più divisa celebra 150 anni d'unità con tanto d'inaugurazione di via Padania a Varese...
Una bandiera colorata e uno sfondo grigio come il tempo e come l'ipocrisia di una vecchia bambina che non ha nessuna intenzione di crescere.
Ne riparliamo per il duecentesimo...
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