venerdì, 22 dicembre, 2023, 07:26
Mi è cara l'ora del Vespro, il giorno che si fa sera e la ripetizione delle parole e del canto che raccontano il volto buono della storia. L'anima che si lascia sorprendere dalla Grazia, lo sguardo di una madre che purifica le mie attese e il volto dei semplici che intuiscono quello che i grandi faticano a capire.
Lo Spirito che sostiene la danza di chi riesce a esultare anche se il corpo fa sentire le ferite e la vita appare sempre come un'incompiuta. La beatitudine che per un attimo ti sfiora e là dove non c'è più alcun bisogno di difendere un'immagine, la verità di una coscienza che si lascia curare e restituisce definizione a un volto.
E mentre i ricchi continuano ad accumulare il peso delle cose che svuotano la vita di un senso, mentre gli arroganti fanno i conti con qualcuno che ha più voce di loro, i piccoli si godono l'istante di un Dio che resta accanto.
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giovedì, 21 dicembre, 2023, 07:39
Bella la vita che si mette in viaggio e non teme quell'entusiasmo che diventa servizio, attenzione e premura per chi vive la tua stessa attesa, anche se ha qualche stagione in più.
Due lettere scritte da un cielo che si è fatto vicino e già respirano dentro.
Bella la vita che si offre e si riceve senza troppi calcoli, il dono che non può essere quantificato, la gioia dell'incontro, l'ospite che prende casa nel tuo ventre e la risposta dell'altro che già si fa sentire in quel profetico primo annuncio.
Bella la vita di chi contempla mentre prepara la cena o svolge un qualunque compito senza perdere il senso di un mondo che è un ripetuto invito alla relazione e alla condivisione.
mercoledì, 20 dicembre, 2023, 08:05
C'è chi desidera raggiungere il divino con l'aiuto e il supporto della cibernetica, superare il limite affidandosi a un microchip e parlare tutte le lingue del mondo con un traduttore simultaneo incorporato alla connessione dei neuroni.
A volte mi chiedo se la vera soluzione non sia quella di provare seriamente a essere più umani e di riconsiderare l'importanza della fatica, del sudore sulla fronte e di un lavoro e di uno studio che non sono necessariamente una condanna.
Le informazioni che rispondono alle vere esigenze dell'essere umano sono decisamente più semplici e l'albero della vita ha frutti più digeribili di quelli che offre la presunta conoscenza del bene e del male.
Il problema di fondo non è diventare come Dio, ma realizzare quello che realmente siamo.
Quando un uomo apprende l'arte di essere sé stesso non ha paura di una lunga scalinata e sorride di fronte a chi suggerisce l'uso di un ascensore.
Il senso dei propri giorni è in ogni singolo gradino e tra una rampa e l'altra diventa necessario concedersi un respiro, un pensiero e una preghiera.
Nulla è impossibile a Dio e quella Parola che presto sarà uomo è l'istruzione necessaria per un divenire a misura di quello che siamo.
martedì, 19 dicembre, 2023, 09:37
Poter finalmente entrare nel cuore di una rosa e nel mistero di un attimo privo di distrazione…
Dolce è la pena di Zaccaria, dolce è quel tempo sospeso dalla ripetizione delle troppe parole che ti costringe a frequentare te stesso e quello che ti sta accadendo.
Immagina un tempo che rinuncia alle notifiche di un cellulare, alle troppe suonerie che richiamano la tua attenzione, immagina di non poter rispondere e di ritrovarti in compagnia di un pensiero che davvero ti appartiene.
Immagina una gioia che accetta di crescere e prende tutto il tempo di cui ha bisogno prima di essere raccontata.
Immagina il suono delle parole nello spirito e nella mente, mentre la tua volontà riscopre il piacere di ricordare quello che Dio non ha mai dimenticato.
Dolce è la condanna di Zaccaria, il rispetto e la dedizione per un grazie che nasce dentro e brilla in uno sguardo che nel futuro tornerà a essere voce.
martedì, 19 dicembre, 2023, 07:21
Sia benedetto l'angelo che mi ha reso muto e siano benedette le parole che non ho potuto pronunciare...
Sia benedetto il lungo silenzio che mi ha dato tutto il tempo di cui avevo bisogno per capire...
Sia benedetto il giorno che sceglie di contemplare e la notte che medita a lungo prima di dormire...
Sia benedetta quella novità che ha colmato il grembo di una donna non più sterile...
Sia benedetto quel bimbo che un giorno sarà voce per riscaldare il cuore degli uomini che non smettono di attendere, di credere e di sognare.
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