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Amici non ne ho... 
lunedì, 23 aprile, 2012, 09:40


Chiedo scusa a Raffaele, Vittorio e tutti gli altri, ma dal punto di vista politico, amici non ne ho.
Desidero continuare a cercare liberamente, senza preconcetti e pregiudizi, dove la coscienza si misura con le idee e le scelte concrete e non con le immagini dei santini elettorali.
Qualcuno mi ha chiesto se parteggio per questo o per quello, se è vero che ho suggerito Tizio o Caio, ma la realtà è che in questo momento rientro nella categoria dei confusi e degli indecisi.
Se esistesse un partito verde degno di questo nome, probabilmente mi collocherei da quelle parti, ma in Italia, sono tutti verdi, ma anche un po' rossi, un po' azzurri, un po' neri, un po' filo-extracomunitari, un po' federalisti e tutti gli altri un po' nulla compreso.
Questa sera andrò a sentire l'aria che tira con i candidati alla poltrona di sindaco e poi, con ogni probabilità, turerò le narici e sceglierò quel che riterrò meno peggio.
Sarebbe bello esprimere un voto per il meglio, ma credo che la dimensione del "meno peggio" sia più corretta e realista.

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Un uomo del Bilderberg 
mercoledì, 18 aprile, 2012, 16:41


Di che si discuteva in quel di Stresa neanche troppi anni fa?
Di che cosa si parla in compagnia di Rockfeller, di Clinton, di Tony Blair e di un centinaio di uomini tra i più potenti della terra?
Può rispomdere anche Romani Prodi, uno tra i pochi Italiani che abbia avuto l'onore di una convocazione di questo calibro...
A un terrestre qualunque non è dato di sapere e conoscere quali argomenti si affrontino in un contesto di quel genere, ma è lecito supporre che il golf o la vela non rientrino nel programma.
Se non c'è nulla di male nel mettere insieme banchieri, politici, reucci e affini, perché tutta questa segretezza che in una stagione in cui si riesce a scoprire tutto di tutti, lascia del tutto bianche le pagine dei giornali?
Se pensi che in quel luogo si discutano le sorti del mondo, allora, sei immediatamente un complottista degno di essere deriso e ridicolizzato.
Però, a un certo punto della nostra storia, un personaggio come Mario Monti diventa presidente del consiglio senza uno straccio di elezione e con i partiti che stanno lì a guardare, così contenti di portare a casa gli stessi denari mentre il parlamento giace in stato semicomatoso e continua a dire sì svuotando le tasche degli Italiani che sono numeri e non contano più nulla.
Le bugie di un leader come Berlusconi, a mio parere, sono meno pericolose del silenzio ieratico di quest'uomo che parla come un bancomat e respira come un defibrillatore.
Siamo fermi, in attesa del prossimo messia e dimentichiamo che dobbiamo riprenderci questo paese ed essere la speranza che in questo momento stiamo giocandoci al casinò dei tecnici.
Brutta Italia e, sentir parlare di equità e giustizia da chi frequenta e ha frequentato coloro che continuano a giocare con le nostre vite non è certo un bel calendario.
La sinistra che s'infilava assiduamente tra le lenzuola dell'uomo di Arcore, riesce a sentirsi al governo con un presidente del consiglio che profuma di Goldman Sacs e nuovo ordine mondiale.
La destra si sente a casa propria e vota come la sinistra.
Va tutto bene, la crisi è finita e non si può neanche più dire il contrario.
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Compilation per le pulizie... 
venerdì, 13 aprile, 2012, 18:05


"Gli uomini non cambiano, prima parlano d'amore" e subito dopo te li ritrovi seduti sul divano, con una birra in mano, la partita di non si sa bene cosa e il rutto liberatorio sul tavolino d'appoggio.
Le donne invece cambiano e le pulizie di casa, a volte, non hanno neanche più voglia di farle loro. Sono stanche, stressate, deluse, risentite e afflitte... proprio come gli uomini.
Quando devo far le pulizie, se proprio mi tocca e, un po' mi tocca per forza, cerco rifugio negli anni 80/90 e scelgo la dance che trasforma l'aspirapolvere in un asta microfonica e il grembiule in un abito da scena e vado con la mia playlist preferita.
Si parte con Go West nella versione dei Pet Shop Boys e si prosegue con Enola Gay dei mai dimenticati O.M.D. Per spolverare chiedo la collaborazione Di Madonna con La isla bonita e dei Cakes con la loro versione "trascurata" di I will survive.
Il bagno chiede il supporto degli Spandau Ballet e della mitica I'll fly for you, mentre in cucina suona benissimo la Batdance di Prince.
E la vostra compilation per le pulizie qual è?
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L'amore urlato 
giovedì, 12 aprile, 2012, 18:57


Non è più il tempo dei piccoli fogli di carta che scivolavano da una mano all'altra con il rossore delle guance e l'ansiosa attesa di una risposta che confermasse uno stesso sentimento...
Oggi l'amore si scrive a caratteri cubitali e si urla con disinvoltura in ogni dove: sulle pagine di un social network, in un salotto televisivo o sulle pareti di una casa d'epoca.
Oggi la misura dell'amore è pari all'ostentazione di cui non si può che andare fieri e intenso come un pessimo deodorante che annuncia l'ingresso dell'amante qualche decina di metri prima del suo arrivo.
L'unica controindicazione di questo amore urlato è che passa come la febbre, così com'è venuto se n'è già andato e, svanisce, prima che l'emozione possa diventare un sentimento degno di questo nome.
La tinta indelebile cattura la superficie di un sottopassaggio o si aggancia con un lucchetto a un ponte che passa con eleganza dai tre metri sopra al cielo a quelli sotto terra.
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Cogliere o raccogliere 
mercoledì, 11 aprile, 2012, 09:40


Sei passato accanto alla fortuna, l'hai recisa con un taglio netto o, l'hai strappata a forza all'incredulo prato che ignora del tutto le ragioni della voracità umana. L'uomo che raccoglie, immagazzina e colleziona: infila spilli nel sedere di una farfalla, incolla carcasse di coleotteri e impaglia volatili per il puro gusto di possedere quello che a tutti dovrebbe appartenere.
La fortuna andrebbe colta e non raccolta, osservata con la magia di chi rispetta la vita, contemplata in quel luogo interiore che sincronizza l'origine e la finalità dei nostri giorni su questa terra.
La fortuna è prendere coscienza di quel che già abbiamo ricevuto e un quadrifoglio o una coccinella sono solo un piccolo segno per ricordarlo a noi stessi.
La fortuna è l'uomo che si affida a Dio come fanno i gigli del campo o i passeri che sanno far festa per qualche briciola di pane.
Sei passato accanto alla fortuna e l'hai raccolta per timore che altri, meno onesti e buoni, potessero portarla a casa: l'hai vista sfiorire di fronte ai tuoi occhi e ti ostini a non capire che quanto è fuori di te, cerca un riverbero in quello spirito che continua a dormire un sonno avido, stupido e insignificante.
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