lunedì, 27 giugno, 2011, 09:25
Se fossi leghista, oggi, proverei una certa rabbia nei confronti di un ministro che non ha nessun problema nel chiedere ai poliziotti di caricare gli abitanti della Val di Susa...
Se fossi leghista, mi chiederei dove sta andando Bossi con tutti i suoi proclami di indipendenza e secessione da un lato e la realtà, sempre più evidente, di una gestione tutta romana del potere...
Se fossi leghista, conterei accuratamente i giorni di guerra in Libia...
Se fossi leghista, inizierei a diffidare di quelle altezze che ignorano la base...
Non sono leghista però e, proprio per questo, posso provare anche senza l'autorizzazione del rocker di Pontida, tutta l'indignazione che la mediocrità di questi giorni richiede.
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mercoledì, 22 giugno, 2011, 15:32
Che cosa aspetta il pollaio del centrosinistra a scegliersi un leader?
Perché pretendono le dimissioni di Berlusconi senza aver ancora risolto il problema delle eventuali alleanze?
Quando Di Pietro, Franceschini, Bersani, Vendola e tutti gli altri si ritroveranno privi di un nemico comune, avranno ancora qualcosa da spartire che non siano le poltrone?
Se mai tornassero a governare, chi potrà raccogliere l'eredità di Mastella?
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martedì, 21 giugno, 2011, 10:42
Ti scrivo da un cielo di girasoli
da una pioggia silenziosa e mite...
Ti scrivo da una stanza accanto
da una parete ch'è anche tua...
Ti scrivo da un mare quieto e dolce
dalla foce del fiume che ti ha bagnato...
Ti scrivo dal nulla che tanto temi
dalla vita che ancora non conosci...
Ti scrivo dall'uscita di un ospedale
da una guarigione diversa dalla tua...
Ti scrivo dalla cicatrice di una ferita
dal dolore che diventa esperienza...
Ti scrivo da un campo di nuvole
da un prato infinito di cirri luminosi...
Ti scrivo dal tempo che non c'è più
dall'attimo che sopravvive alla storia...
Ti scrivo in ogni modo il mio sorriso
dal brivido che avverti quando sono vicino...
Ti scrivo perché alzi il tuo capo
perché c'è ancora molto da leggere...
Ti scrivo e non importa se non comprendi
prova e riprova da un qualunque orizzonte...
Ti scrivo che il vero si vede solo a metà
l'altra metà del vero non è lontana.
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venerdì, 17 giugno, 2011, 10:35
Sei alto più di me e ancora non produci? Alla tua età portavo già a casa la pagnotta e mi mangiavo pure quella di mio fratello e di mio padre!
Scambio ministro precario con la brunetta dei Ricchi e Poveri: ci metto pure Cruciani e Forbice in regalo.
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mercoledì, 15 giugno, 2011, 09:54
Qualcosa sta cambiando!
La Repubblica Televisiva Italiana esce sconfitta dalla manifestazione referendaria e viene messa alle corde dal web e dalla rete umana che ha saputo costruire un messaggio più credibile di quello che quotidianamente appare nel bel paese dei Vespa e dei Minzolini.
L'Italia non ha più voglia di parlare la lingua del grande fratello e sono sempre più numerosi i cittadini alla ricerca delle informazioni che i telegiornali tacciono abitualmente.
C'è un quinto sì, quello sottinteso e tuttavia, il più importante: è il sì di chi vuole partecipare, di chi rifiuta gli inviti ad andare al mare, di chi non ha bisogno del consenso del proprio partito per utilizzare la propria coscienza e decidere.
Bersani, Vendola, Fini, Casini & soci cantano vittoria, ma ignorano che quel 57% di Italiani è trasversale e non ha bisogno delle indicazioni di un partito per mettere in moto i propri neuroni.
Qualcosa sta cambiando e i nostri baldi politici di mestiere, è bene che ritrovino la sintonia con quel popolo che sta imparando a cambiare canale e sa bene che il tasto dell'accensione è anche quello dello spegnimento.
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