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Mondo cane... 
martedì, 27 settembre, 2011, 09:21


Non tutti i bastardi hanno quattro zampe. Alcuni hanno conquistato da tempo la posizione eretta e la loro condizione di superiorità presunta li ha resi più astuti che intelligenti.
Devi sbarazzarti di un cagnolino? Scegli le prime ore del mattino e lo abbandoni oltre la recinzione della Torre Rossa, tanto ci penserà qualcun altro a risolvere il problema.
Devo riconoscere che la locazione scelta è decisamente migliore rispetto alla corsia di un'autostrada, però, ci vorrebbe così poco a evitare di ritrovarsi con ospiti indesiderati di cui doversi sbarazzare.
Mai sentito parlare di sterilizazzione?
Se hai una cagnetta o un gatto e vuoi evitare di ritrovarti con un numero di animali improponibile, è sufficiente provvedere quando il cucciolo inizia a dare segni evidenti di fertilità.
Nel caso in questione, ho impiegato cinque minuti a trovare una brava padrona, sarei curioso di sapere se il proprietario ha speso un po' del suo tempo per trovare una sistemazione alla cucciolotta tanto dolce, quanto simpatica.
Sono comunque contento che la cagnolina vada a casa di una brava persona che se ne prenderà cura e al diavolo quelli che in queste storie giocano il triste ruolo di bastardi pseudo-pensanti.
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Venerdi ore 19.30 
lunedì, 26 settembre, 2011, 09:25


Venerdi sera, alle 19.30, forse riusciamo a ritrovarci per condividere una pizza. Punto di ritrovo l'oratorio e, se volete, c'è un'ottima pizza biologica da asporto in C.so Torino...
Per cortesia postate la vostra adesione!
Ho ricevuto l'adesione di
Rué e moglie
Liliana e marito
Stefania
Cometa.
Buona settimana a tutti.

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Un altro pianeta 
venerdì, 23 settembre, 2011, 09:17



Cercavo il centro di un pensiero
pensavo si trattasse di un'idea
credevo fosse ancora una parola
e mi trovai muto dov'era silenzio.
Osservavo i margini del mio corpo
perdevano definizione gradualmente
d'un tratto non c'era più confine
quel che pensavo diviso era unito.
Oltre l'involucro restava la luce
colori mai visti e legami perduti
ogni cosa è al suo posto, avvertivo,
un posto per ogni cosa, sentivo.
Volevo fermarmi un po' di più
non chiedevo ancora, per sempre,
ma non avevo il concetto di tempo
l'energia non conosce prima e dopo.
Tutto era immobile e tutto si muoveva
l'infinito non occupa nessuno spazio
e le stelle sono le note di un accordo
che infine diviene pura coscienza.
La nostalgia mutava lenta in affetto
ora diventava perdono, ora gratitudine,
e quella terra che attende il ritorno
può raccontare storie mai dimenticate.

I sinistrati 
giovedì, 22 settembre, 2011, 09:38


I sinistrati sono stati di sinistra perché cantavano volentieri "La canzone popolare".
I sinistrati ricordano vagamente Berlinguer, ma hanno ottima memoria della deriva della barca di Dalema.
I sinistrati pensavano di essere l'alternativa alla destra e si sono risvegliati in un mondo in cui il soldo non fa differenza di tasca.
I sinistrati votavano a sinistra perché desideravano avere le stesse case e le stesse cose di chi sceglieva la destra.
I sinistrati amavano la pace, soprattutto in casa propria.
I sinistrati scendevano volentieri in piazza quando era ora di far casino.
I sinistrati prediligevano gli scioperi nei giorni in cui scendeva in campo la Nazionale.
I sinistrati a volte erano contro per il gusto di poter affermare il contrario.
I sinistrati attendono pazientemente l'alternativa all'uomo di Arcore, ma pur avendo visto i Tartari, sono ancora lì ad aspettare un tram chiamato desiderio.
I sinistrati non hanno più tessera e partito.
I sinistrati, a volte, vanno ancora a votare, in altri casi disertano le urne per un mare qualunque.
I sinistrati sono orfani delle idee che non ci sono più.
I sinistrati conoscono bene quella calamità chiamata sinistra.
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Giardino lento 
mercoledì, 21 settembre, 2011, 10:02


Qualcuno detta a bassa voce
un giardino senza fretta
una panchina per aspettare
una fontana da osservare.
Un passo rallenta e respira
cammina senza calpestare
un piede ascolta la terra
e l'universo in piedi sta.
Ogni apparente separazione
ricorda l'unità senza tempo
il ventre caldo di una donna
la luce soffusa della quiete.
Qualcuno detta a bassa voce
le memorie di un giardino
la folle corsa resta fuori
ed è buono e giusto attendere.

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