martedì, 31 marzo, 2015, 16:38
Non è più tempo di perdersi in lunghi labirinti di parole: il triduo Pasquale è alle porte e non ci resta che tentare di viverlo sia in forma individuale sia dal punto di vista comunitario.
Se questo sforzo quotidiano di commentare la Parola del Vangelo fosse servito anche solo a una persona, sarei già contento così.
Ci vediamo giovedì sera!
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lunedì, 30 marzo, 2015, 20:00
Sono forse io?
Forse me lo sto chiedendo per una delle tante forme d'insicurezza che mi porto dentro, forse potrei davvero essere io.
Quante volte una domanda di questo genere va in cerca di rassicurazione, viene pronunciata con l'attesa di essere sollevati dal dubbio e dalla paura di avere una parte di responsabilità in una qualunque questione.
La presenza di un Giuda qualunque diventa un'occasione per relativizzare il peso delle nostre scelte: se c'è uno che tradisce più di me, il mio tradimento è qualcosa da poco e posso continuare a essere sereno...
O più probabilmente non è così e dovrei leggere a un'altra profondità, una domanda che andrebbe affrontata personalmente, lasciando perdere qualsiasi comparazione ed evitando la mediocre consolazione di sentirmi migliore di chi, apparentemente, sembra essere peggio di me.
domenica, 29 marzo, 2015, 17:03
C'è grande affetto in quella casa e un piccolo segno sul mistero della vita che ha restituito a Lazzaro il respiro...
Ci sono due sorelle che in gratitudine ascoltano e servono...
C'è accoglienza per Gesù e i suoi discepoli e c'è la libertà di un Gesù così umano nel lasciarsi andare al pianto...
C'è una donna che legge nel profondo e sa bene che il tempo di cospargere d'olio il corpo di Gesù, prima della sepoltura, è ormai alle porte...
C'è il tradimento di chi fa di conto con l'altrui generosità e non riesce a capire un dono che non pone misura a se stesso...
C'è tutto questo e ci siamo anche noi che possiamo affrontare questa settimana con il desiderio di risvegliare la nostra capacità di dare, o perdere tempo e battere l'aria con le chiacchiere abili nel creare un alibi al proprio disimpegno.
venerdì, 27 marzo, 2015, 18:23
Anche lo stolto può aprire bocca e concedersi un attimo di profezia.
Per Caifa, Gesù è uno dei tanti uomini che il potere considera sacrificabili per raggiungere un determinato fine.
Certo, la lettura di Caifa è terrena e meschina, ma il sacrificio di Gesù è pronto a riscattare la vita di tutti, anche quella del sommo sacerdote e di chi sta tramando insieme a lui.
Non sarà una sola nazione a ritrovare se stessa, ma il mondo intero e quel nuovo popolo di Dio che nasce ai piedi di quella croce che inchioda la morte e scrive Risurrezione.
giovedì, 26 marzo, 2015, 18:50
Se il cuore è limpido, puoi anche non capire le parole, ma se le opere non lasciano dubbi, il bene dovrebbe restare tale e aiutare a comprendere qualcosa in più.
Certo, se hai già condannato qualcuno e desideri al più presto un'esecuzione, riuscirai a vedere il male comunque, anche se in verità è solo il riflesso di ciò che ti porti dentro.
E' tempo di educare il nostro sguardo, di ritrovare la trasparenza che sa individuare, leggere e interpretare correttamente le tante manifestazioni di bene che sono presenti accanto a noi.
Se davvero c'è una bestemmia è in quella folle ostinazione che ignora il bene pronunciato e realizzato da Dio con l'aiuto e la collaborazione dei nostri fratelli.
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