martedì, 15 ottobre, 2013, 11:55
Guardo gli alberi
non parlo di te,
non lo faccio più...
Ti dimentico
non scrivo il tuo nome
evito con cura
l'odio e il disprezzo,
guardo gli alberi
imparo ogni giorno
quel silenzio dignitoso
che mette pace e quiete.
Guardo gli alberi
prego insieme a loro
sino a vedere il pugno
liberarsi in carezza...
Non sono il tuo giudice
non sono il tuo boia
neanche il tuo funerale...
Guardo gli alberi
apprendo ogni notte
la muta compassione.
Non copio e non incollo,
ti lascio andare
sconfitto dalla storia
a far di conto con le ombre.
Io guardo gli alberi
scelgo di amare
volo a quote più alte
accolgo ogni respiro
abbraccio la vita
e già non ci sei più.
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mercoledì, 9 ottobre, 2013, 18:30
Ti sono vicino,
senza troppe parole
provo a esserti accanto,
perché i silenzi
non sono meno importanti
e non è salutare la fretta
di colmare la misura
tra il pensiero e la voce.
Ti sono vicino,
privo di luoghi comuni
cerco di farti spazio,
perché le pause
non sono solo assenza,
a volte è bene aspettare
trattenere una parola
lasciar andare un gesto.
giovedì, 3 ottobre, 2013, 11:22
Se faccio scorrere i contatti della mia rubrica da buon Italiano finisco col leggere mamma, papà e un buon numero di amici a cui ho dato appuntamento nei pressi di un’ altrove che continuo a credere. Sempre più spesso scivola una lacrima, ma è colma di un grazie a cui non saprei rinunciare.
Leggere un numero e soprattutto, il nome che lo accompagna, è ricondurre al momento presente la propria storia e quella di chi ci è stato accanto.
Il cuore può scegliere di sopravvivere dimenticando o maturare una maggiore consapevolezza del proprio respiro e ricordare la meraviglia degli attimi che dentro di noi sono presenti in un solo istante.
Sono spesso a contatto con persone che devono elaborare un lutto: non sarebbe onesto da parte mia, cercare di essere vicino a loro senza fare lo sforzo onesto di accogliere la vita sino in fondo, anche quando pronuncia la parola dolore, malattia o morte.
Quei numeri, sono dati quantistici che riportano alla memoria tutta l’energia che ci ha fatto sentire insieme, che continua a unirci e che viaggia nella direzione della compassione autentica. Continuerò a leggerli, a pronunciarli col loro nome, a piangere lacrime che diventano più leggere nel sentire che l’eterno ci abita accanto.
martedì, 1 ottobre, 2013, 11:34
Le carezze non passano mai
a volte vanno altrove
lontane dal nostro sguardo
dove la primavera è alle porte
e quel che chiamiamo morte
è solo l'ultima guarigione.
E tu che sei parte di me
porta il mio odore a mia madre
lei sarà una nuova carezza
due braccia pronte a cullarti
perché ti sei presa cura dei miei giorni
dei miei sogni di luce più veri.
Ora ti saluto, ma è un arrivederci
resto un po' in silenzio e aspetto
so che non mancherà un tuo segno,
e dopo aver messo un po' d'ordine
scriverò ancora il mio grazie
per ogni respiro che mi hai donato.
mercoledì, 25 settembre, 2013, 11:22
Prova a dire grazie
fallo più di una volta
con più entusiasmo
con maggiore volontà
ripeti ancora grazie...
Chiudi gli occhi
immaginalo mentre torna
è proprio il tuo giardino
sono le sue orme
l'amore torna a casa.
Ancora un grazie
prima di dormire
con la tua tenerezza
con la tua speranza
tutta in un grazie...
Apri gli occhi
non è più un sogno
è il vostro giardino
sono le sue braccia
l'amore torna a casa.
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