|
Le prove del coro di due venerdi fa non hanno dato risultati incoraggianti. Sono intervenuti un numero esiguo di coristi e non siamo andati oltre le due chiacchiere di circostanza.
Non è così distante il tempo quaresimale e le prove del prossimo venerdi sono le uniche a disposizione per mettere insieme o anche solo ripassare alcuni canti per questo tempo liturgico. Sarebbe auspicabile che superassimo insieme il clima di eccessivo rilassamento che ha caratterizzato l'inizio del nuovo anno e riprendessimo a dare maggior valore a questo appuntamento che dovrebbe essere vissuto come una responsabilità nei confronti di tutta la comunità parrocchiale. Sappiamo benissimo che non è così semplice coinvolgere nuove forze in questo impegno, ma è anche vero che spesso siamo noi stessi a non dare grande importanza alle prove canti.
Se diamo appuntamento per chi desidera partecipare alle 21.00, dovremmo cercare di essere un po' più puntuali e sfruttare meglio il tempo che abbiamo a disposizione.
Se decidiamo di trovarci alle 10.45 per coinvolgere maggiormente l'assemblea e poi arriviamo alle 11.00, risulta chiaro che dopo due o tre volte, i pochi che hanno cercato di prendere sul serio questa scelta, getteranno la spugna e lasceranno perdere.
Siamo in una situazione di emergenza e credo che questo sia il momento in cui, se ci crediamo almeno un po', dovremmo rimboccarci le maniche e provare a dare quello che concretamente possiamo offrire in questa situazione.
Proviamoci ancora, e cerchiamo di chiedere a noi stessi l'entusiasmo necessario per non buttare a mare il lavoro che abbiamo fatto in questi anni.
Con un minimo di buona volontà nulla è perduto e sono convinto che potremo preparare in modo dignitoso tanto il periodo quaresimale, quanto il tempo Pasquale. Come dicono Papix e Merfe: "Basta poco che ce vò!".
|
|
|