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Sembra un protagonista, ma è lui stesso a suggerire che non è così…
Il Battista fa la sua comparsa e ottiene un notevole successo di pubblico, ma il suo compito è riconoscere e indicare la venuta e la presenza di un Altro.
C’è chi si lascia prendere dalla vertigine del consenso e dimentica il proprio ruolo; Giovanni rivendica la libertà di poter essere semplicemente quello che è, prepara le strade per la venuta di Gesù e umilmente afferma di non essere degno di slegare i lacci dei suoi sandali.
Non è il solito influencer che cerca acquirenti, applausi, voti e notorietà.
Risponde con una certa chiarezza a chi lo interroga sulle cose da fare nell’attesa del Messia; è semplice, diretto ed essenziale. Non offre lunghi e interminabili discorsi, non indossa vestiti per celebrare il proprio ego ed è certamente lontano dal politicamente corretto.
Invita la gente a condividere ciò di cui dispone, chiede agli esattori delle tasse di essere onesti e di non fare la cresta e ai soldati di non abusare della propria divisa.
Accogliere le sue indicazioni è utile anche per noi che attendiamo la nuova venuta del Cristo. Scegliere la misura di un dono che sia indirizzato a chi non ha nulla da dare o abbandonare la pretesa di tirar fuori dalle tasche uno dei troppi “Lei non sa chi sono io” sono pratiche utili anche per chi vive nel nuovo millennio.
Riscoprire la verità delle parole, la sincerità dei gesti e l’umiltà di chi impara a scendere dal proprio piedistallo per sostenere chi non riesce a stare in piedi con le proprie forze sono atteggiamenti utili per ravvivare un’attesa più consapevole. Quando ti domandi con una certa trasparenza quel che devi fare, a volte può mutare anche il tuo essere.
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