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C’è una Parola che è già parte di te e muove i tuoi passi nella direzione dell’incontro e della condivisione di una gioia difficile da trattenere.
Stagioni differenti che vivono il mistero della vita in un grembo, storie che presto s’intrecceranno e bambini che già si riconoscono in un movimento che esprime il significato più profondo e apparentemente nascosto della gioia interiore.
C’è una Parola che è già compagnia e familiarità, affetto sincero e volontà di servire.
Quanto è importante non restare ai margini del presepe per lasciarsi coinvolgere e scegliere di andare incontro al Natale che viene.
Quanto può essere vero quel messaggio se la luce che illumina quelle statuine trova un piccolo spazio dentro di noi e ci restituisce al desiderio di andare incontro ai fratelli e alle sorelle che vivono con maggiore fatica e difficoltà.
Quella Parola, oggi come ieri, non può lasciarci immobili e ripiegati su noi stessi, perché per poterla capire è necessario mettersi in viaggio abbandonando la prigione dei nostri schermi e osservando con attenzione tutti gli altri passeggeri…
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