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Quando tacciono i consigli per gli acquisti e l’attesa non è quella dell’ordine che hai effettuato su Amazon, ma il volo di una rondine che ti consegna la primavera sei già felice, anche se non te ne accorgi, sei già felice.
L’albero che sostiene la tua schiena, mentre attendi la buona ispirazione e sei già felice.
La luna piena in cui non hai bisogno di camminare, perché sei già contento di poterla osservare e sei già felice.
Un desiderio vissuto senza troppe ansie e la leggerezza di un pensiero che immagina una tavola per condividere e non la liturgia del cibo da fotografare e sei già felice.
La preghiera di una notte in cui non sei solo e le presenze di chi t’invia un saluto e un’emozione dall’altra parte di una storia ancora viva, un’Ave Maria per ringraziare e sei già felice.
E sei già felice quando eviti di rispedire l’odio al mittente, nel momento in cui sei stato escluso e non hai rinunciato a fare spazio a chi aveva bisogno di te. E se lo hai fatto nel nome di Gesù, puoi dormire sereno e lasciarti curare da una felicità possibile e a portata di ogni uomo di buona volontà.
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