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Dove è silenzio e tutto apparentemente tace non c’è quiete immediata, perché l’antico avversario ti segue comunque e non si arrende facilmente.
Quel silenzio è un tappeto su misura per provocarti e suggerirti percorsi che sembrano risolvere ogni problema senza troppa fatica e nascondono il costo aggiuntivo dell’anima che il demonio è sempre pronto ad acquistare.
Non sono sufficienti le tue parole per resistere all’assalto e se non ti porti dentro l’unica Parola che realmente conti, quel deserto è già pronto a ricoprirti di sabbia.
Gesù risponde colpo su colpo al collezionista di menzogne e anche quando il diavolo cita la stessa Parola di Dio per confonderlo, non si lascia destabilizzare e ribatte puntualmente con la verità che mette all’angolo l’astuto mistificatore.
Quel deserto di miraggi pronti all’uso si può attraversare solo in compagnia di quella Parola che restituisce la giusta definizione alle immagini corrotte.
Quel deserto rivela se sei in grado di accontentarti del pane o se la tua fame e la tua sete chiedono qualcosa di più profondo.
Quel deserto non è un luogo in cui inginocchiarsi al primo venditore di pentole che si presenta come se fosse padrone del mondo in grado di dispensare terre e regni.
Quel deserto non è il solito talent in cui esibirsi per coltivare l’ego e uno smisurato narcisismo.
Si può e si deve resistere, con l’aiuto di Dio si ritrova l’esatta misura e il valore reale di ogni cosa e con la sua Parola ci sono tutti gli argomenti per rispondere e respingere il subdolo mentitore.
Certo, ritornerà ancora e lo farà quando sarai più stanco e sofferente, ma con Gesù accanto potrai comunque prevalere.
Dove tutto tace, dopo le suggestioni del dispensatore di consigli per gli acquisti, resta la sola Parola che riconduce all’autentica quiete.
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