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Il Vangelo racconta il punto più alto e intenso della luce, ma non nasconde le ombre che è necessario attraversare per poter raggiungere il compimento della storia della salvezza.
L’intuizione di un istante, il risuonare di una Parola che dialoga con la Legge e i Profeti e la meraviglia di Pietro, Giacomo e Giovanni che assistono ancora lontani dalla piena comprensione.
Il preludio della Pasqua, l’anteprima della Risurrezione di Gesù e l’umano desiderio di essere già arrivati al traguardo, ma la strada per Gerusalemme è ancora lunga e quanto deve accadere è un messaggio difficile da accogliere.
Quella luce chiede la responsabilità, il coraggio e la volontà di ritornare in quella pianura che già si annuncia ostile e molto lontana dalle aspettative di chi pensa al trionfo della Vita come se fosse una semplice passeggiata priva di qualsiasi pericolo.
Le ombre che segnano i giorni della nostra storia a volte sono inquietanti e non è sempre così facile vivere nel segno della fede, conservare la speranza ed evitare di nascondere le mani sottraendole alla carità.
Bisogna far memoria degli attimi di luce che il Signore offre al nostro cammino, ricordare la sua Presenza reale nell’Eucaristia e lasciarsi accompagnare dallo Spirito che ci aiuta a comprendere le Parole che Gesù ci ha affidato.
Le ombre passano e, per chi crede, non resterà che l’essenza e lo splendore di una luce che dopo tante illusioni rivelerà il volto buono di una storia che si compie.
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