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E dopo aver visto mille labbra schiudersi senza poter avvertire una sola parola…
E dopo aver cercato di dire con le mani e con suoni poco gradevoli quello che mi portavo dentro e non riuscivo a esprimere…
Una voce dal silenzio, un ponte inaspettato che mi permette di abbandonare l’isolamento e di poter assaporare il mondo di chi può comunicare.
Una mano che raggiunge i miei orecchi, un dito posato sulla mia bocca e quella prima parola che m’invita ad aprirmi, a uscire fuori da quel mondo che regalava solo immagini mute per prendere parte alla gioia di descrivere, interpretare e raccontare quello che accade dentro.
Una voce dal silenzio suggerisce che il Regno tanto atteso è finalmente presente e vi si può accedere senza visti, documenti o codici particolari.
Una voce dal silenzio perché ognuno di noi apprenda l’arte di ascoltare e di annunciare con coraggio quel Vangelo che il giorno del nostro Battesimo ha toccato e acceso i nostri sensi, perché potesse crescere in noi una fede capace di comunicare la bellezza di essere vivi.
E se oggi qualcuno vorrebbe ridurre al silenzio quel credo che forse disturba e infastidisce chi pensa che non abbia più alcuna ragione di essere; quanto è importante vincere ogni paura e trarre fuori dal nostro cuore le parole che troppo spesso non abbiamo più la forza di pronunciare.
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